Il Procuratore della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, ha invitato la Russia a collaborare alle indagini su presunti crimini di guerra commessi dalle forze di Mosca durante l’invasione dell’Ucraina. «L’invito è qui. La mia porta è aperta e continuerò inoltre a bussare alla porta della Federazione Russa», ha detto Khan in un’intervista a France Presse.
«Se ci sono accuse che la Federazione Russa vuole sottoporre, se ci sono informazioni in suo possesso, se stanno conducendo le proprie indagini o azioni penali o hanno informazioni rilevanti, le condivida con noi», ha detto il procuratore.
La Russia non è un membro della Corte Penale Internazionale e finora ha rifiutato di collaborare, ha detto Khan. Neanche l’Ucraina è un membro della CPorte ma ne ha accettato la giurisdizione e sta lavorando con l’ufficio di Khan per indagare su possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità. La Russia afferma che le accuse a carico delle sue truppe sono false e il presidente russo Vladimir Putin ha giustificato l’invasione del 24 febbraio affermando che l’Ucraina stava orchestrando un «genocidio» nell’Est del paese.
«Se uno fa queste accuse, cooperi, condivida le informazioni, collabori con noi», ha detto Khan, «se ci sono state notizie false, esporremo le notizie false»