Carlo Verdone aveva lanciato un appello social, con la pubblicazione di una foto dell’allora giovanissima Natasha Hovey, protagonista di “Acqua e sapone” e l’appello è andato a segno.
“Sono passati 40 anni dall’uscita di “Acqua e Sapone” uno dei cult di Carlo Verdone. In uno dei tanti ricordi nostalgici condivisi sui social, il regista ha ricordato il film e la giovanissima attrice, postando la foto di allora di Natasha Hovey: “Nel 1983, in questo mese, usciva ‘Acqua e Sapone’, una delle commedie che mi riporta a tanti cari ricordi. Una bella atmosfera, la presenza efficace della Sora Lella, il roscio Fabrizio Bracconeri, l’amabile Florinda Bolkan e tanti trasteverini e testaccini come generici parlanti. La foto che state vedendo l’ho ritrovata qualche mese fa dentro un vecchio album ed è il volto della protagonista esordiente Natasha Hovey. Purtroppo abbiamo perso i nostri contatti”.
Tantissimi i commenti sotto al post, tra colleghi del mondo dello spettacolo e fan, ognuno col proprio ricordo dell’iconico film di Verdone. In pochi, però, si sarebbero aspettati un rapido lieto fine. E’ la stessa Natasha Hovey, infatti, a rispondere tramite un’intervista al Corriere della Sera.
“Sono stupita da tanto clamore. Mi hanno chiamato amici dall’Italia per avvertirmi dell’appello di Carlo Verdone che si chiedeva sui social dove fossi. Eccomi, vivo a Miami e sono la sua Sandy!”. Ha raccontato che si è trasferita da qualche anno negli Stati Uniti con suo marito e il figlio David, 24 enne: “Una mia sorella vive accanto a me, l’altra in Oregon. Mio padre era di Boston, e io ho la doppia nazionalità. Con la mia famiglia però abbiamo scelto di vivere a Miami perché è più vicina al nostro spirito latino. Mi trovo bene, anche se è un posto de matti!”.
“Inn Italia torno due tre volte l’anno, anche perché mia mamma la adora è si è stabilita a sud di Napoli. La prossima volta andrò a trovare anche Carlo. Intanto può stare sicuro che lo contatterò, privatamente. Dai social mi tengo alla larga: non ne ho bisogno. Se inizi a usarli non smetti più, come con il computer. Va bene così. Ma mi domando: come mai tutta questa attenzione per questo intervento così carino e elegante di Carlo a proposito di un film uscito 40 anni fa? Forse le persone hanno bisogno di leggerezza, con quel che succede nel mondo…Di serenità e di evasione”.
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