Prende avvio, presso il Dispoc (Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’università di Siena) un Osservatorio su disinformazione, propaganda e sicurezza globale.
Lo scopo dell’Osservatorio – che si inserisce all’interno del protocollo di collaborazione della cattedra di Storia della comunicazione e del giornalismo del Dispoc con Globalist Syndacation – è quello di monitorare la stampa nazionale e internazionale e il web sul ruolo che la propaganda e la disinformazione hanno nel complesso sistema informativo dei nostri tempi dominato dalla multimedialità.
Una particolare osservazione verrà posta ai contesti di crisi internazionale, ai fenomeni eversivi e al cosiddetto complottismo diffuso soprattutto attraverso la rete.
Quest’attività di osservazione analizzerà i flussi dell’informazione e della comunicazione che si stanno determinando in questa fase e prendendo in considerazione le stesse dinamiche della ‘guerra psicologica’ e della ‘cyberwar’ nei loro diversi e molteplici aspetti.
L’attività sarà condotta anche attraverso tecniche di machine-learning, intelligenza artificiale e natural language processing, strutture che già sono in uso per la realizzazione delle testate di Globalist Syndacation.
L’osservatorio avrà un Comitato scientifico composto da docenti universitari e giornalisti esperti di comunicazione politica, di sociologia della comunicazione e di relazioni internazionali.
L’Osservatorio si avvarrà anche del contributo di consulenti scientifici che saranno scelti tra esperti della comunicazione, della sicurezza e delle relazioni internazionali in base ai progetti di volta in volta individuati.
Gianni Cipriani, già consulente della commissione stragi ed esperto di comunicazione e operazioni psicologiche, sarà il coordinatore dei lavori dell’Osservatorio. Si avvarrà inizialmente, per il Dispoc, della competenza del docente di Storia della comunicazione e del giornalismo, Maurizio Boldrini
Sia il Comitato scientifico sia lo Statuto saranno formulati dopo il primo incontro tra le componenti dell’Osservatorio e i rappresentanti del Dipartimento.