Coelho: "Strapperò le pagine del libro che stavo scrivendo con Kobe Bryant"

Lo scrittore brasiliano Paulo Coelho durante un'intervista telefonica all'Huffington Post dichiara che strapperà la bozza del libro a cui stava lavorando

Paulo Coelho
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28 Gennaio 2020 - 16.57


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Lo scrittore brasiliano Paulo Coelho ha dichiarato che strapperà la bozza del libro che stava scrivendo insieme a Kobe Bryant. Non vuole terminare l’opera senza il compianto campione Nba, scomparso domenica in seguito a un incidente a bordo di un elicottero.

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La stella del basket aveva diversi interessi che coltivava fuori dal campo, uno di questi era la letteratura, in particolare quella per ragazzi. Per questo motivo aveva fondato la Granity Studios, casa di produzione con la quale aveva vinto un Oscar nel 2018 per il corto “Dear Basketball” e pubblicato diversi romanzi per ragazzi.

Per la sua prima opera come autore, Bryant aveva scelto di affidarsi alla collaborazione del noto autore brasiliano. “Ho cancellato la bozza perché non aveva senso pubblicare il libro senza di lui. L’opera non avrebbe aggiunto nulla di particolarmente rilevante su di lui o la sua famiglia”. Queste le parole di Paulo Coelho, rilasciate durante un’intervista telefonica all’Huffpost Us dalla sua abitazione di Ginevra.

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Non è noto se il libro avesse già un titolo o quante pagine fossero già state scritte ma, ha raccontato Coelho, lo scopo era ispirare i ragazzi meno fortunati a fronteggiare le avversità della vita attraverso lo sport.

“Kobe voleva scrivere qualcosa che fosse d’esempio per i giovanissimi, specialmente quelli che provengono dalle situazioni più disagiate”, ha dichiarato Coelho. L’idea del libro era nata in modo casuale da un semplice scambio di messaggi: “Scriviamo quel libro assieme” “Quando vuoi” è il botta e risposta Bryant-Coelho via messaggio dell’agosto scorso e successivamente pubblicato su twitter dallo scrittore brasiliano, a testimonianza dell’entusiasmo dell’imminente collaborazione.

Nel corso dell’intervista Coelho descrive Bryant come un grande uomo, oltre che grande campione. Lo scrittore afferma di aver imparato molto dal loro rapporto: “Magari in futuro scriverò qualcosa su ciò ha rappresentato e su un’eredità che va al di là del basket e di cui si parlerà a lungo”.

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