Il leader del Partito Socialista francese, Olivier Faure, ha accusato Israele di compiere un “genocidio” a Gaza, rompendo un tabù politico in Francia e allineando per la prima volta il suo partito con le posizioni già espresse dai Verdi e dai Comunisti.
«Il genocidio si configura quando c’è intenzionalità, e diversi membri del governo israeliano stanno rilasciando numerose dichiarazioni che lo dimostrano», ha dichiarato Faure durante un comizio.
«Bisogna dirlo forte e chiaro: il governo di Benjamin Netanyahu sta commettendo un genocidio a Gaza.»
Le parole del leader socialista francese arrivano nello stesso giorno in cui oltre 800 giuristi britannici, tra cui ex giudici della Corte Suprema del Regno Unito, hanno firmato una lettera indirizzata al primo ministro Keir Starmer, chiedendo sanzioni immediate contro Israele e l’interruzione degli accordi commerciali. Nella missiva, i firmatari affermano che Israele è responsabile di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e potenzialmente genocidio.
I giuristi britannici hanno inoltre chiesto al governo di sospendere il sostegno politico e militare a Israele, di riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale e di fare tutto il possibile per fermare l’offensiva militare israeliana su Gaza, che ha già causato decine di migliaia di morti civili.
La convergenza tra la denuncia politica di Faure e quella giuridica dei legali britannici riflette un crescente isolamento internazionale per il governo Netanyahu e apre una nuova fase nel dibattito europeo sull’operato di Israele nella Striscia di Gaza.