Donne e bambini costituiscono almeno il 56% delle decine di migliaia di persone uccise nella guerra di Gaza. Lo rende noto l’Onu.
Il Ministero della Sanità con sede a Gaza ha affermato che dal 7 ottobre sono state uccise almeno 35.173 persone. Le autorità di Gaza hanno costantemente affermato che donne e bambini costituiscono la maggioranza delle persone uccise nella Striscia. Il ministero ha affermato che al 30 aprile erano state identificate quasi 25.000 persone uccise.
Di questi, il 40% erano uomini, il 20% donne e il 32% bambini, mentre l’8% erano anziani, una categoria non suddivisa per genere. Il portavoce dell’OMS Christian Lindmeier ha affermato che la nuova ripartizione è «la più completa» fornita fino ad oggi.
Ha detto ai giornalisti a Ginevra che, applicando lo stesso rapporto alle persone non identificate e presupponendo che le donne rappresentino la metà degli anziani, ci si potrebbe aspettare che almeno «il 56% di donne e bambini» siano tra gli oltre 35.000 morti. E questo senza prendere in considerazione la probabilità che ci siano più donne e bambini tra le migliaia che si ritiene siano ancora sotto le macerie «perché sono quelli che solitamente restano a casa».
Quindi da un «calcolo statistico minimo», ha detto, «si arriva al 60 per cento di donne e bambini»