L'Aja ordina a Israele di garantire l'arrivo di più aiuti a Gaza

 La Corte internazionale di giustizia ha varato nuove misure provvisorie contro Israele dopo che il Sudafrica ha presentato una seconda richiesta il 6 marzo a fronte della situazione di carestia nella Striscia di Gaza

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29 Marzo 2024 - 01.29


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 La Corte internazionale di giustizia ha varato nuove misure provvisorie contro Israele dopo che il Sudafrica ha presentato una seconda richiesta il 6 marzo a fronte della situazione di carestia nella Striscia di Gaza. La denuncia del Sudafrica chiedeva alla Corte internazionale di giustizia nuove misure precauzionali o una modifica delle precedenti al fine di «garantire la sicurezza di 2,3 milioni di palestinesi a Gaza, tra cui più di un milione di bambini».

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Allo stesso modo, denunciava le «continue violazioni» da parte di Israele delle misure precedentemente stabilite.

La Corte ha così stabilito che Israele deve «adottare tutte le misure necessarie ed efficaci per garantire, senza indugio» e in coordinamento con le Nazioni Unite, «la fornitura senza ostacoli e su larga scala» di aiuti umanitari, cibo, acqua, elettricità, carburante, alloggi, abbigliamento, igiene e servizi igienico-sanitari, nonché forniture e cure mediche.

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Allo stesso modo, nella sua decisione la Corte afferma che è necessario «aumentare la capacità e il numero dei valichi di terra» per la consegna di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza in tutta la Striscia, e «mantenerli aperti per tutto il tempo necessario». Alla fine di gennaio il tribunale aveva già ordinato misure di emergenza e ordinato a Israele di fare tutto il possibile per prevenire il genocidio nella Striscia di Gaza.

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