Il leader di Hamas Haniyeh al Cairo per discutere di una tregua con Israele

Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è giunto al Cairo per avere colloqui con funzionari egiziani sull'auspicata seconda tregua dei combattimenti a Gaza con Israele. Con lui c'è l'ex leader del gruppo islamista Khaled Meshal.

Il leader di Hamas Haniyeh al Cairo per discutere di una tregua con Israele
Ismail Haniyeh
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20 Dicembre 2023 - 10.36


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Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è giunto al Cairo per avere colloqui con funzionari egiziani sull’auspicata seconda tregua dei combattimenti a Gaza con Israele. Con lui c’è l’ex leader del gruppo islamista Khaled Meshal.

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Secondo una fonte all’agenzia Reuters, sono in corso «intensi negoziati» mediati dal Qatar e dall’Egitto: Hamas restituirebbe alcuni ostaggi in cambio del rilascio da parte di Israele di detenuti palestinesi; si sta discutendo ancora il numero di persone che dovrebbero essere liberate, ma Israele insiste sul fatto che nella lista siano incluse le donne e i maschi malati e, secondo la fonte, anche i palestinesi incarcerati per reati gravi potrebbero tornare in libertà.

In una nota, il gruppo islamista ha precisato che Haniyeh è al Cairo «per colloqui con funzionari egiziani sull’evoluzione dell’aggressione sionista contro la Striscia di Gaza», senza fornire ulteriori dettagli. Haniyeh, che vive in esilio in Qatar, incontrerà il capo dei servizi segreti egiziani, generale Abbas Kamel, per cercare di «avvicinare i punti di vista» e «rimuovere gli ostacoli» che consentiranno di «dichiarare una nuova tregua e cercare di aprire nuove strade nel negoziato basato sul ruolo egiziano», ha confermato una fonte qualificata della sicurezza egiziana, che ha chiesto l’anonimato.

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Il Cairo è anche alla ricerca di nuove proposte «completamente diverse dalle precedenti per aprire una nuova strada ai negoziati di tregua» e per aprire la strada a «un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza», ha aggiunto la fonte, sottolineando che l’Egitto sta cercando di ottenere l’approvazione di Hamas per tornare ai negoziati indiretti.

La fonte ha anche detto che Hamas ha espresso la volontà di rispettare il cessate il fuoco se Israele si impegnasse a rispettare l’accordo. All’incontro con Kamel, previsto per questo pomeriggio nella capitale egiziana, parteciperà anche l’ex leader del gruppo islamista Khaled Meshal.

Si tratta della seconda visita di Haniyeh in Egitto – principale mediatore del conflitto insieme a Qatar e Stati Uniti – dall’inizio della guerra, il 7 ottobre. Ieri Hamas ha avvertito che non negozierà il rilascio degli ostaggi fino a quando continua l’offensiva militare israeliana, ma che è «aperto a qualsiasi iniziativa che contribuisca a porre fine all’aggressione contro il nostro popolo e ad aprire i valichi per portare aiuti» ai palestinesi.

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Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha replicato che il Paese «è pronto» a un’altra tregua che consenta il rilascio degli ostaggi e l’ingresso di ulteriori aiuti umanitari nell’enclave palestinese, pur sottolineando che tutta la responsabilità è nelle mani di Hamas.

Delle oltre 240 persone rapite da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre, ci sono ancora 129 ostaggi a Gaza, una ventina dei quali si ritiene siano morti. La tregua del 24 novembre ha consentito, nell’arco di una settimana, il rilascio di 105 ostaggi, 24 dei quali stranieri, in cambio della liberazione di 240 detenuti palestinesi.

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