Le avvisaglie c’erano: il dipartimento per le Relazioni Internazionali e la Cooperazione del Sudafrica (Dirco), l’equivalente del ministero degli Esteri, ha rilasciato un comunicato in cui si legge che «L’Ambasciatore dello Stato di Israele in Sudafrica, S.E. Belotsercovsky, è stato convocato per discutere la sua recente condotta in relazione alla tragica guerra israelo-palestinese in corso.»
Il direttore generale di Dirco, Zane Dangor, ha detto che il Sudafrica condanna gli attacchi ai civili da parte di Hamas e afferma che queste azioni dovrebbero essere indagate per crimini di guerra. Ha aggiunto che la risposta di Israele è stata illegale e ha dichiarato che il Sudafrica vuole che la Corte penale internazionale indaghi sulla leadership di Israele per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio.
Dangor ha ribadito la posizione del Sudafrica, affermando che il conflitto israelo-palestinese può essere risolto solo ponendo fine all’occupazione e attraverso colloqui immediati. Dangor ha riferito all’ambasciatore Belotsercovsky che il Sudafrica ha deciso di richiamare i propri diplomatici da Tel Aviv per valutare le relazioni con il Paese in seguito all’aumento delle vittime civili causate dagli attacchi di Israele a Gaza.
«L’ambasciatore Belotsercovsky è chiamato a comportarsi in linea con le Convenzioni di Vienna, che riconoscono ai capi delle missioni diplomatiche alcuni privilegi e responsabilità, tra cui quella di riconoscere le decisioni sovrane della nazione ospitante.»
È stato chiesto a Belotsercovsky di riferire a Tel Aviv le preoccupazioni del governo sudafricano. L’ambasciatore israeliano non ha rilasciato comunicati e non si è reso disponibile ai giornalisti.
