Israele ammette un piano per spingere gli abitanti di Gaza a reinsediarli in Egitto

Le autorità israeliane hanno riconosciuto l'esistenza di un piano dell'intelligence per reinsediare tutti i residenti della Striscia di Gaza -2,3 milioni di persone circa- in Egitto.

Israele ammette un piano per spingere gli abitanti di Gaza a reinsediarli in Egitto
Il valico di Rafah
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31 Ottobre 2023 - 12.01


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Altro che pace: una cancellazione dei palestinesi dalla Palestina. Le autorità israeliane hanno riconosciuto l’esistenza di un piano dell’intelligence per reinsediare tutti i residenti della Striscia di Gaza -2,3 milioni di persone circa- in Egitto.

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Lo riferisce l’agenzia Associated Press, sottolineando comunque che l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha minimizzato la portata del piano sostenendo che è solo un’ipotesi di studio. Secondo l’agenzia, il documento è datato 13 ottobre.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi non ne vuole sapere di accogliere i palestinesi, lo ha ripetuto più volte e ha dichiarato anche di recente che l’esodo porterebbe l’Egitto alla guerra con Israele. «Qualsiasi tentativo di liquidare la questione palestinese con mezzi militari o attraverso lo sfollamento forzato dei palestinesi dalla loro terra, che avverrebbe a spese dei Paesi della regione», ha detto sabato scorso, al vertice per la pace organizzato al Cairo.

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Ma l’idea circola con insistenza nel governo israeliano se è vero, come ha scritto Financial Times, che nei giorni precedenti il vertice Ue a Bruxelles, Netanyahu ha cercato di convincere i leader europei a fare pressione sull’Egitto affinché accetti rifugiati da Gaza.

Secondo il quotidiano, i principali Paesi europei, in particolare Francia, Germania e Regno Unito, hanno respinto la proposta come irrealistica, anche se realizzata su base temporanea: «Netanyahu ha insistito molto sul fatto che la soluzione fosse che gli egiziani prendessero gli abitanti di Gaza almeno durante il conflitto», ha raccontato un diplomatico occidentale. «Ma non l’abbiamo presa molto sul serio perché la posizione egiziana è ed è sempre stata molto chiara: semplicemente non lo faranno».

L’esistenza del documento ha comunque già irritato l’Autorità nazionale palestinese. «Siamo contrari al trasferimento in qualsiasi luogo, in qualsiasi forma, e lo consideriamo una linea rossa che non permetteremo venga superata», ha detto Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente palestinese Abu Mazen.

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«Quello che è successo nel 1948 non deve accadere di nuovo». Il riferimento è alla cosiddetta `Nabka´ (la catastrofe, in arabo), l’esodo forzata della popolazione araba palestinese durante la guerra arabo-israeliana del 1948, dopo la fondazione dello Stato di Israele.

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