L'ex ostaggio di Hamas: "È stato un inferno, prima mi hanno picchiata ma poi trattata bene"

 E' stato «un inferno» quello vissuto da Yocheved Lifshitz, 85 anni, rilasciata ieri sera dai miliziani di Hamas che l'avevano rapita dal kibbutz di Nir Oz «in moto» e l'avevano «portata nei tunnel» nella Striscia di Gaza.

L'ex ostaggio di Hamas: "È stato un inferno, prima mi hanno picchiata ma poi trattata bene"
Nurit Cooper e Yocheved Lifshitz
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globalist Modifica articolo

24 Ottobre 2023 - 12.59


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 E’ stato «un inferno» quello vissuto da Yocheved Lifshitz, 85 anni, rilasciata ieri sera dai miliziani di Hamas che l’avevano rapita dal kibbutz di Nir Oz «in moto» e l’avevano «portata nei tunnel» nella Striscia di Gaza. Durante, racconta dall’ospedale di Tel Aviv dove è ricoverata, è stata «picchiata con dei bastoni» e ha avuto difficoltà a respirare.

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Una volta nei tunnel, «una ragnatela» sotterranea, gli ostaggi, come racconta Lifshitz, sono stati costretti a camminare per diversi chilometri su terreni umidi. Una volta raggiunta la destinazione, la donna racconta che i miliziani di Hamas hanno trattati «gentilmente» gli ostaggi e «si sono presi cura dei nostri bisogni». Inoltre «ci hanno detto `crediamo nel Corano´ e non vi faremo del male», afferma. Inoltre «c’era un medico che veniva ogni due-tre giorni e portava i farmaci di cui avevamo bisogno», racconta, dicendo che un prigioniero rimasto gravemente ferito in un incidente motociclistico è stato curato.

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