Alexei Navalny, il leader dell’opposizione russa imprigionato, è “pronto a continuare a combattere” per un’alternativa a Putin nonostante sia in isolamento e debba affrontare nuove accuse che potrebbero vederlo in prigione per decenni. Lo hanno detto i suoi amici e sostenitori.
Martedì, lanciando una campagna davanti al parlamento europeo, Maria Pevchikh, giornalista russa e amministratore delegato della Fondazione anticorruzione, ha dichiarato che Navalny è stato rinchiuso in una “cella di punizione” per 180 giorni con false accuse, tra cui il mancato lavaggio dei denti.
Ha detto che è stato incatenato per una parte della giornata, gli sono stati concessi carta e penna solo per 30 minuti al giorno e non vedeva la sua famiglia da più di un anno.
Alla sua famiglia non è stato permesso di vederlo al suo nuovo processo, che secondo lei è basato su accuse inforndate.
“Aggiungeranno forse altri 20 anni ai nove anni e mezzo che ha già in carcere. E questo non è tutto visto che dopo ci sarà un altro processo”, dice.
“Crediamo che l’unico modo per garantire che Alexei resti vivo sia solo continuare a parlare di lui per mantenere i riflettori fissi sul suo nome. “
L’avvocato ed eurodeputato tedesco, Sergey Lagodinsky, ha detto di aver parlato con la famiglia di Navalny e hanno riferito che il suo “spirito è intatto” ed è “pronto a combattere e continuare a lottare per la democrazia”.
