In Nigeria pastori e agricoltori lottano per acqua e terra: 13 morti

La regione dello Stato centrale di Plateau è stata teatro di un aumento della violenza nelle ultime settimane, alimentata dalla disputa tra agricoltori e pastori per l'accesso alle terre e alle risorse naturali. Colpa anche dei cambiamenti climatici

In Nigeria pastori e agricoltori lottano per acqua e terra: 13 morti
Scontri in Nigeria
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19 Giugno 2023 - 09.19


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Violenti scontri tra agricoltori e pastori hanno causato la morte di almeno 13 persone nel Nigeria centrale nel corso del fine settimana, secondo quanto riferito dai leader delle comunità e dalle autorità locali. La regione dello Stato centrale di Plateau è stata teatro di un aumento della violenza nelle ultime settimane, alimentata dalla disputa tra agricoltori e pastori per l’accesso alle terre e alle risorse naturali.

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I fatti hanno avuto inizio venerdì, quando cinque pastori che trasportavano il bestiame per venderlo al mercato sono stati fermati e uccisi nella comunità di Rawuru, da parte di presunti membri della comunità di agricoltori Berom, secondo quanto affermato da Nuru Abdullahi, rappresentante locale dei pastori Fulani. A seguito di questo attacco, si è verificato un presunto atto di vendetta, nel quale otto agricoltori Berom sono stati uccisi nella stessa area da parte di sospetti pastori Fulani, come riferito da Pius Dalyop Pam, rappresentante dei giovani Berom.

Il portavoce della polizia locale, Alfred Alagbo, ha confermato l’ultimo attacco e il numero delle vittime. Ha riferito che l’attacco si è verificato in seguito all’uccisione dei pastori, ma non è stato in grado di confermare il bilancio esatto dell’attacco iniziale.

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Le regioni settentrionali-occidentali e centrali della Nigeria sono spesso teatro di episodi di violenza mortale legati alla disputa per le risorse terrestri e idriche tra comunità di agricoltori e pastori. Negli ultimi anni, questi conflitti si sono acuiti a causa della pressione demografica e dei cambiamenti climatici, che hanno accentuato la scarsità di terre coltivabili e risorse naturali, alimentando le tensioni tra le comunità.

Le uccisioni seguite da rappresaglie hanno dato origine a una criminalità più generale, in quanto le bande prendono di mira i villaggi con incursioni. Uccidono residenti a decine, compiono saccheggi e rapimenti a scopo di riscatto. Da metà maggio, più di 120 persone sono state uccise in scontri mortali tra comunità nello Stato di Plateau. Più di 3.000 persone sono state sfollate a causa della violenza.

Le autorità locali, temendo una spirale di violenza, hanno dispiegato la polizia mobile in diversi distretti dello Stato di Plateau per «riportare la pace», ha dichiarato Alagbo. Il nuovo presidente nigeriano Bola Tinubu, che ha prestato giuramento alla fine di maggio, deve affrontare molteplici sfide per la sicurezza. Ha promesso di fare della lotta all’insicurezza «la sua priorità assoluta».

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