Qualcuno ha definito questa situazione la “beffa di Versailles”, prendendo il nome dal famoso ristorante cubano di Little Havana, a Miami.
Quando Donald Trump è arrivato martedì, dopo essere stato incriminato in tribunale per trentasette capi d’accusa, ha esordito con le parole “cibo per tutti”, intendendo che avrebbe offerto da mangiare a tutti i presenti.
L’annuncio è stato accolto da un caloroso applauso e grida di gioia. Trump ha stretto mani, si è fatto fotografare e i clienti gli hanno cantato “buon compleanno”, visto che il giorno successivo sarebbe stato il suo compleanno. Tutto l’evento è stato ripreso da alcuni spettatori e trasmesso da numerosi network americani. Il tycoon ha voluto così affrontare la tensione di una giornata difficile come imputato, trasformandola in un momento di popolarità.
Le parole “cibo per tutti” pronunciate all’ingresso hanno entusiasmato i suoi sostenitori, clienti di uno dei ristoranti cubani più rinomati al mondo.
Tuttavia, quando Trump ha lasciato il locale per fare ritorno al suo resort, i suoi fan hanno avuto una sorpresa amara: nessuno si era preso la responsabilità di pagare il conto di tutti i presenti, nemmeno i responsabili della campagna del tycoon. Di conseguenza, ognuno è stato costretto a pagare il proprio conto.
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