Lukashenko in condizioni critiche: sospetto avvelenamento
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Lukashenko in condizioni critiche: sospetto avvelenamento

L'oppositore bielorusso Valery Tsepkal ha detto che il dittatore è stato trasportato d'urgenza al Moscow's Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin

Lukashenko in condizioni critiche: sospetto avvelenamento
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28 Maggio 2023 - 09.31


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Il 23 maggio, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva cercato di dissipare le voci sulla sua presunta malattia, affermando: “Ho avuto un adenovirus, non morirò, state tranquilli”. Tuttavia, oggi queste voci tornano a circolare in seguito a un tweet dell’oppositore bielorusso Valery Tsepkalo, noto ex ambasciatore negli Stati Uniti e già candidato alla presidenza del Paese. Valery Tsepkalo è anche il marito di Veronika Tsepkalo, che si era candidata contro Lukashenko nel 2020.

Secondo le informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d’urgenza al Moscow’s Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin. I principali specialisti sono stati mobilitati per affrontare le sue condizioni critiche» spiega Tsepkalo.

Fedele alleato del presidente russo Vladimir PutinLukashenko, 68 anni, era riapparso in pubblico il 15 maggio dopo un’assenza di quasi una settimana e dopo aver disertato la cerimonia del giorno della bandiera per la prima volta da quando ha assunto la più alta carica dello Stato dell’ex repubblica sovietica, 29 anni fa.

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La sua apparizione, con una vistosa fascia al braccio, non aveva smorzato i dubbi di chi credeva fosse gravemente malato o, addirittura, che fosse stato avvelenato. Alcuni pensavano che fosse stato proprio il Cremlino a tentare di uccidere il satrapo di Putin. Ipotesi che si ritrovano nelle parole di Tsepkalo, che su Twitter scrive che nell’ospedale dov’è ricoverato «sono state condotte procedure di purificazione del sangue» e che «gli sforzi orchestrati per salvare il dittatore bielorusso mirano a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento».

In ogni caso, le condizioni di Lukashenko sarebbero state ritenute «talmente gravi da sconsigliare il trasferimento» e l’opposizione bielorussa vuole tenersi pronta nel caso il dittatore dovesse venire a mancare. Per questo Tsekpalo, in qualità di rappresentante del Forum democratico della Repubblica di Bielorussia, esorta «vivamente i leader occidentali a convocare nei prossimi giorni una sessione strategica per discutere dell’iniziativa `Elezioni´ e di altre misure da intraprendere per garantire il periodo di transizione» perché «lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l’ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell’Unione Europea e del mondo»

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Secondo quanto sostiene l’oppositore bielorusso Valery Tsepkalo su Twitter, «sono state condotte procedure di purificazione del sangue» e le condizioni di Lukashenko sono state ritenute talmente gravi da sconsigliare il trasferimento. «Gli sforzi orchestrati per salvare il dittatore bielorusso mirano a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento» spiega Tsekpalo aggiungendo che indipendentemente dal fatto che si riprenda o meno, «i medici mettono in guardia sulla possibilità di ricadute».

Per questo, spiega l’oppositore bielorusso, «in qualità di rappresentanti del Forum democratico della Repubblica di Bielorussia, esortiamo vivamente i leader occidentali a convocare nei prossimi giorni una sessione strategica per discutere dell’iniziativa `Elezioni´ e di altre misure da intraprendere per garantire il periodo di transizione» perché «lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l’ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell’Unione Europea e del mondo».

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