Kiev vuole la riconciliazione con Varsavia per i 100 mila polacchi uccisi dai nazionalisti ucraini nel 1943

Circa 100.000 polacchi furono massacrati nel 1943-44 da nazionalisti ucraini e altri in Volinia e in altre regioni che allora si trovavano nella Polonia orientale, sotto l'occupazione nazista tedesca, e che ora fanno parte dell'Ucraina

Kiev vuole la riconciliazione con Varsavia per i 100 mila polacchi uccisi dai nazionalisti ucraini nel 1943
Il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

25 Maggio 2023 - 15.51


ATF AMP

Il presidente del parlamento ucraino ha offerto parole di riconciliazione sugli omicidi di massa della seconda guerra mondiale che hanno rappresentato a lungo un motivo di tensione nelle relazioni con la Polonia, in questo momento un forte alleato d Kiev.

Top Right AMP

Ruslan Stefanchuk ha detto parlamentari polacchi che i due paesi dovrebbero lavorare insieme per identificare e onorare le vittime polacche sepolte in Ucraina.

Circa 100.000 polacchi furono massacrati nel 1943-44 da nazionalisti ucraini e altri in Volinia e in altre regioni che allora si trovavano nella Polonia orientale, sotto l’occupazione nazista tedesca, e che ora fanno parte dell’Ucraina.

Dynamic 1 AMP

“La vita umana ha lo stesso valore, indipendentemente da nazionalità, razza, sesso o religione”, ha detto Stefanchuk ai deputati polacchi. “Con questa consapevolezza collaboreremo con voi, cari amici polacchi, e accetteremo la verità indipendentemente da quanto terribile possa essere”.

La Polonia quest’anno celebra l’80° anniversario del massacro del 1943-44. Interi villaggi furono bruciati e tutti i loro abitanti uccisi dai nazionalisti. La Polonia definisce gli eventi un genocidio. Si stima che circa 15.000 ucraini siano morti per rappresaglia.

Stefanchuk ha ringraziato le famiglie delle vittime per aver coltivato una memoria che “non richiede vendetta o odio, ma che serve come monito che niente del genere potrà mai più accadere tra le nostre nazioni”.

Dynamic 1 AMP

Ha detto che l’identificazione e l’onore delle vittime “senza divieti o barriere” è “il nostro comune obbligo morale e cristiano”.

Il portavoce del ministero degli Esteri polacco, Lukasz Jasina, la scorsa settimana aveva affermato che in occasione dell’80° anniversario la Polonia si aspettava delle scuse dall’Ucraina e dal presidente Zelenskiy. L’ambasciatore ucraino in Polonia, Vasyl Zvarych, ha reagito dicendo che qualsiasi suggerimento su ciò che Kyiv o Zelenskiy dovrebbero fare era “inaccettabile e sfortunato”.

FloorAD AMP
Exit mobile version