Dmitrij Rogozin è un ultra-nazionalista russo xenofobo, già vice-ministro della difesa, ambasciatore presso la Nato e direttore fino a pochi mesi orsono dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.
Ora Rogozin si è rifatto vivo per farsi portavoce dell’anima guerrafondaia della Russia che sottolinea la necessità di una seconda ondata di mobilitazione in Russia.
“Dobbiamo tenere presente che il nemico è più forte di noi – ha detto Rogozin -Non possiamo agire qui in modo tale in cui ciascuno fa per sé. Pertanto, è necessaria la mobilitazione. Abbiamo problemi con le truppe, perché i ragazzi sono feriti, i nostri combattenti vengono uccisi. Anche quando il fronte è in piedi, ci sono bombardamenti. Stiamo perdendo ragazzi pronti al combattimento. I nostri ranghi devono essere completati».
