Il metropolita Hilarion elogia Orban: "È contro il liberalismo e la permissività morale"

Il metropolita Hilarion, ex 'ministro degli Esteri' di Kirill ora è a Budapest dove ha incontrato Francesco. E dice di aver parlato bene di Orban al Papa

Il metropolita Hilarion elogia Orban: "È contro il liberalismo e la permissività morale"
Papa Francesco e il metropolita Hilarion
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1 Maggio 2023 - 18.48


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Hilarion sarà più ‘aperto’ rispetto a Kirill. Ma il suo approccio non sembra meno reazionario. Oggi, sul sito della Diocesi ortodossa di Budapest e dell’Ungheria, il metropolita Hilarion, che sabato scorso ha incontrato papa Francesco nella Nunziatura apostolica della capitale ungherese, ha pubblicato un video in cui parla di tale incontro. L’esponente della Chiesa ortodossa russa, ex `ministro degli Esteri´ del Patriarcato di Mosca, sottolinea che «sulla stampa sono apparse insinuazioni secondo le quali avrei incontrato papa Francesco per dargli delle informazioni allo scopo di raggiungere alcuni accordi segreti oppure per altri scopi politici. Rispondo per chi è interessato: non c’è stato nulla che riguardi i rapporti bilaterali tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa russa. Non si è discusso su nessuna questione politica. L’incontro era di natura personale tra due vecchi amici».

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All’inizio di un video di quasi nove minuti, di cui ha riferito il sito di informazione vaticana `Il Sismografo´, il metropolita Hilarion racconta: «Molte persone in queste ore mi hanno chiesto il perché del mio incontro con papa Francesco, mentre non ci sono state riunioni separate con il Rappresentante di Costantinopoli e neanche con altri vescovi ortodossi. L’incontro si spiega per la nostra amicizia personale di oltre dieci anni, quando venne eletto Papa nel marzo 2013. Ero l’Inviato della Chiesa Russa per la cerimonia del suo insediamento. Il giorno dopo ho parlato in privato con lui circa un’ora. Era il terzo Papa che incontravo nella mia vita: una volta Giovanni Paolo II e quattro volte Benedetto XVI. Nel caso di Papa Francesco scoprii che aveva una buona preparazione nell’ambito dei rapporti bilaterali».

Poi, sempre in russo, il Metropolita parla dell’Ungheria: «L’Ungheria è un Paese con una popolazione prevalentemente cattolica e il Papa è stato calorosamente accolto da decine di migliaia di persone. L’Ungheria è l’unico Paese dell’Unione Europea aperto nonostante le pressioni di Washington e di Bruxelles. È un Paese che protegge i valori cristiani ed è coerentemente contrario alla propaganda del liberalismo, alla permissività morale, alla dissolutezza. La costituzione ungherese inizia con le parole `Dio benedica gli ungheresi´ ed è una citazione dell’inno nazionale ungherese che non è altro che una preghiera. La costituzione dice che siamo orgogliosi che il nostro re Santo Stefano, mille anni fa, abbia reso il nostro Paese una parte dell’Europa cristiana».

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Secondo Hilarion, «i valori cristiani sono protetti nella Costituzione dell’Ungheria, in particolare: il matrimonio, definito unione tra un uomo e una donna; ogni persona ha diritto alla vita e alla sua dignità; il feto ha diritto alla protezione fin dal concepimento».

«Lo Stato ungherese difende la libertà di parola e libertà di religione proprio nel momento in cui l’Unione Europea intende imporre sanzioni contro il Patriarca di Mosca – prosegue l’ex responsabile delle relazione esterne di Kirill -. L’Ungheria ha promesso di porre il veto alla decisione e di conseguenza non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Lo Stato ungherese sostiene le denominazioni cristiane locali compresa la nostra Chiesa. A spese dello Stato si è potuto restaurare completamente la Cattedrale dell’Assunzione».

«E questo l’ho raccontato a papa Francesco durante il nostro incontro – conclude -, così come ho parlato con lui delle buone relazioni con la Diocesi della Chiesa cattolica di Budapest. Il cardinale Erdo lo conosco da più di 20 anni, dal momento della sua nomina ad Amministratore provvisorio della diocesi. Allora era uno dei più giovani cardinali e oggi è uno dei prelati più onorati e rispettati nella Chiesa Cattolica». 

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