Georgia, dopo le proteste europeiste ritirata la legge sugli agenti stranieri

Il partito al governo in Georgia ha rinunciato al suo disegno di legge riguardante le Ong e i media che ha scatenato proteste massicce represse negli ultimi due giorni. 

Georgia, dopo le proteste europeiste ritirata la legge sugli agenti stranieri
Proteste in Geogia
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9 Marzo 2023 - 10.37


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Vittoria, al momento, della protesta europeista che vede l’ombra di Mosca dietro le politiche georgiane.

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Il partito al governo in Georgia ha rinunciato al suo disegno di legge riguardante le Ong e i media che ha scatenato proteste massicce represse negli ultimi due giorni. 

«In quanto partito di governo responsabile nei confronti di ogni membro della società, abbiamo deciso di ritirare incondizionatamente questo disegno di legge che sosteniamo», ha affermato il partito Sogno Georgiano in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web. 

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L’annuncio arriva il giorno dopo le proteste nella capitale Tbilisi, nel corso delle quali la polizia ha usato lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere decine di migliaia di persone riunite vicino al parlamento. Il movimento di protesta è stato innescato dall’adozione martedì in prima lettura di un disegno di legge che prevede l’obbligo per Ong e media che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come «agenti stranieri», pena una sanzione pecuniaria. 

Secondo i critici, il testo si ispira a una legge simile che esiste in Russia, dove il Cremlino la utilizza per reprimere la stampa indipendente, le organizzazioni per i diritti umani e gli oppositori.

 La delegazione dell’Unione europea in Georgia ha accolto con favore l’annuncio del ritiro del testo, esortando «tutti i leader politici in Georgia a riprendere le riforme europeiste, in modo inclusivo e costruttivo». 

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In una nota, il partito Sogno Georgiano afferma che il disegno di legge sia stato «presentato in cattiva luce, in modo fuorviante», aggiungendo che avvierà consultazioni pubbliche per «spiegare meglio» lo scopo di questo testo.

Annunciando il ritiro del progetto di legge «senza alcuna riserva» e «dopo consultazioni politiche tra il Sogno georgiano e i deputati di maggioranza», il partito al governo ha citato «polemiche nella società» innescate dalla proposta legislativa. Era da giorni che nella capitale del Paese, Tiblisi, erano in corso forme di protesta, culminate nella notte di mercoledì quando decine di migliaia di persone sono scese in piazza nel centro della città. 

La polizia ha brutalmente disperso la manifestazione, usando cannoni ad acqua, spray al peperoncino e gas lacrimogeni. Il ministero degli Interni georgiano ha riferito che 133 manifestanti sono stati arrestati.

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Il plauso sulla Ue

 «Accogliamo con favore l’annuncio del partito al governo di ritirare il progetto di legge sull’«influenza straniera». Incoraggiamo tutti i leader politici della Georgia a riprendere le riforme pro-Ue, in modo inclusivo e costruttivo e in linea con le 12 priorità per la Georgia per ottenere lo status di candidato». Così la Delegazione dell’Ue presso la Georgia sul suo profilo Twitte

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