Un segnale importante su una misura anti-storica che nessuno riesce a togliere anche se gli Stati Uniti in queste decenni hanno sostenuto e collaborato con regimi criminali.
Cinque senatori democratici e repubblicani degli Stati Uniti hanno presentato un disegno di legge per revocare l’embargo commerciale contro Cuba, pur mantenendo le disposizioni sui diritti umani sull’isola. Promosso dai democratici Amy Klobuchar, Chris Murphy ed Elizabeth Warren e dai repubblicani Jerry Moran e Roger Marshall, il disegno di legge «creerebbe nuove opportunità economiche per le imprese e gli agricoltori americani aumentando le esportazioni», «consentendo ai cubani un maggiore accesso ai prodotti», si legge in una dichiarazione.
Per essere approvato, il testo, che abroga le disposizioni delle leggi «che impediscono agli americani di fare affari a Cuba, ma mantiene in vigore le leggi che affrontano i diritti umani o le rivendicazioni di proprietà contro il governo cubano», avrà bisogno dell’approvazione della Camera dei Rappresentanti e del Senato.
Per il senatore Klobuchar si tratta di «voltare pagina sulla fallita politica di isolamento». Imposto nel 1962 in piena Guerra Fredda dall’allora presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, il blocco si è progressivamente intensificato fino a soffocare il regime comunista.
Washington non solo ha mantenuto Cuba nella lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo, ma l’ha anche inclusa in un’altra lista di nazioni che non rispettano la libertà religiosa. L’economia cubana soffre dell’inflazione, dell’impatto della pandemia e del rafforzamento delle sanzioni statunitensi sotto il governo di Trump.
