Israele si blocca per le proteste contro la riforma giudiziaria: "Non diventeremo una dittatura"

In Israele è il "Giorno nazionale di fermo", la protesta contro la riforma giudiziaria voluta dal governo di destra di Benyamin Netanyahu. «Israele - hanno denunciato - non diventerà una dittatura».

Israele si blocca per le proteste contro la riforma giudiziaria: "Non diventeremo una dittatura"
Benjamin Netanyahu
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1 Marzo 2023 - 09.49


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In Israele è il “Giorno nazionale di fermo”, la protesta contro la riforma giudiziaria voluta dal governo di destra di Benyamin Netanyahu. L’iniziativa – che si svolge in contemporanea con l’esame da parte della Knesset di provvedimenti che fanno parte della riforma – prevede una lunga serie di manifestazioni (anche davanti le case dei deputati della maggioranza di governo), blocchi stradali e scioperi nei luoghi di lavoro e nelle scuole in tutto il Paese, resi noti solo oggi dagli organizzatori.

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«Israele – hanno denunciato – non diventerà una dittatura». L’ex avvocato generale dello stato Avichai Mandelblit ieri ha attaccato duramente la riforma definendola un «colpo di mano del regime». Alla Knesset la maggioranza di Netanyahu intende far avanzare leggi che modificano a fondo gli attuali poteri a Corte Suprema e anche l’avvio dell’esame in Aula del progetto di legge che intende legalizzare la pena di morte per chi è accusato di terrorismo che è stata presentata dal controverso ministro di `Potenza ebraica´ Itamar Ben Gvir. C’è poi l’esame della legge che impedisce alla Corte di giudicare un primo ministro `inadatto´ per motivi specifici alla sua carica. (ANSA).

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