Nella provincia di Gilan, nel nord ovest dell’Iran, 880 persone sono state arrestate dopo avere preso parte alle proteste, in corso da oltre un mese in varie città del Paese per la 22enne curda Mahsa Amini, morta in seguito all’arresto perché non portava il velo in modo corretto. I detenuti «erano coinvolti in aggressioni a cittadini e attacchi a proprietà privata», ha dichiarato il vice capo della polizia Hossein Hassanpour, come riporta Irna, facendo sapere che molti di loro sono già stati sottoposti all’attenzione della Magistratura. Mentre altri, che non avevano precedenti penali, sono stati rilasciati in seguito a inchieste.
Durante le operazioni delle forze dell’ordine, sono state sequestrate bombe molotov mentre sono stati identificati componenti di un gruppo che pianificava sabotaggi, ha fatto sapere il funzionario.
