Che l’estrema destra populista e neofascista appoggiasse da tempo le idee di Putin è cosa nota e, adesso, si augura anche che la situazione negli Stati europei possa precipitare.
Chiacchierando a margine di un dibattito pubblico con un suo collega di partito, il parlamentare di Alternative für Deutschland – estrema destra tedesca – Harald Weyel non si è accorto che il microfono era ancora acceso. E quando gli è stato chiesto se si aspettasse un inverno drammatico, Weyel ha detto “Bisogna dire: speriamo. Perché se non sarà abbastanza drammatico andremo avanti come sempre”.
Accanto a lui, un altro esponente dell’Afd, Rainer Kraft, è sembrato un pizzico scandalizzato per il cinismo del collega e ha provato a obiettare “Sì, però”. Ma un terzo politico locale del partito lo ha interrotto puntualizzando che “Se (la situazione, ndr) non diventa sgradevole, non c’è bisogno dell’Afd”.
Più che una presa d’atto, un manifesto politico. Anni fa da un’ inchiesta giornalistica emerse che l’ex portavoce del partito, Christian Lüth, lo avesse teorizzato apertamente: “Più la Germania va male, più l’Afd va bene”. Altro che patrioti.
Travolto dalle polemiche, Weyel ha cercato di giustificarsi: “ovvio” che non si augura un inasprimento della crisi energetica, ha farfugliato. Ma quel fuorionda parla per sé.
