La Croce Rossa interviene sulla questione Zaporizhzhia. In caso di fuga radioattiva, sarà “difficile se non impossibile fornire assistenza umanitaria” nella centrale nucleare ucraina controllata dai russi. Lo ha detto il direttore generale del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr).
Malgrado un’esplosione nell’impianto non sia impossibile, gli esperti hanno affermato di essere più preoccupati per una possibile fuga di radiazioni. Avvertendo che un incidente del genere potrebbe avere conseguenze a lungo termine per milioni di persone e per l’ambiente, Robert Mardini del Cicr aveva chiesto in precedenza di fermare i combattimenti vicino alla più grande centrale nucleare d’Europa.
“È ora di smetterla di giocare con il fuoco e prendere invece misure concrete per proteggere questa struttura, e altre simili, dalle operazioni militari – ha affermato in una dichiarazione dai toni molto forti e concitati – il minimo errore di calcolo potrebbe innescare una devastazione di cui ci pentiremmo per decenni”.
