Polemiche sui confronti tv, Mentana si offre di ospitare i leader dei quattro poli

Enrico Mentana si dice pronto a ospitare in prima serata, venerdì 23 settembre su La7, i leader dei quattro poli per un confronto finale, Giuseppe Conte protesta con la Rai per il duello a Porta a Porta Meloni-Letta previsto il 22 settembre

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Enrico Mentana
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21 Agosto 2022 - 18.39


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Par condicio? Sì ma come? Resta alta la tensione in campagna elettorale sul confronto in tv in vista del voto del 25 settembre. Mentre Enrico Mentana si dice pronto a ospitare in prima serata, venerdì 23 settembre su La7, i leader dei quattro poli per un confronto finale, Giuseppe Conte protesta con la Rai per il duello a Porta a Porta Meloni-Letta previsto il 22 settembre che `esclude´ gli altri leader. E Clemente Mastella minaccia uno sciopero della fame se non verrà garantita la par condicio sui confronti.

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In un post su facebook il presidente del M5s scrive di essere pronto a rinunciare alla sua mezz’ora per partecipare a un dibattito con tutti i leader. Mentre accetta l’invito di Enrico Mantana, che ringrazia, per un confronto a 4 (centrodestra, terzo polo, Azione-Iv e Cinque Stelle) su La7 nell’ultima sera della campagna elettorale, Conte è durissimo con la Rai. «Apprendo da un’intervista di Bruno Vespa che da tempo Letta e Meloni lavorano a un accordo per fare un confronto da soli, a lume di candela, in prima serata in Rai,servizio pubblico. Questo accordo è stato evidentemente portato avanti escludendo le altre forze politiche fra cui la mia, il Movimento 5 Stelle, che è numericamente il secondo gruppo del Parlamento». E allora, prosegue, «se, come si sostiene nell’intervista, Letta e Meloni hanno rinunciato alla loro mezz’ora in prima serata sul servizio pubblico per fare un’ora di confronto a due, allora a tutti deve essere concessa questa opportunità»

Mentre Michele Anzaldi di Iv reclama un intervento dell’Agcom su un appuntamento televisivo non aperto a tutte le forze politiche, Maurizio Lupi (Nci) manda una lettera ai direttori delle testate radiotelevisive perché garantiscano appieno la par condicio. Una lettera ai vertici dell’azienda di Viale Mazzini arriva anche da Clemente Mastella, che annuncia un suo sciopero della fame «se le regole sulla parità di accesso fossero disattese.

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Sulla prospettiva di un confronto televisivo allargato si dice d’accordo Matteo Salvini. «Credo che gli italiani abbiano il diritto di valutare tutte le idee dei partiti, e quindi auspico un dibattito con le principali forze politiche e i loro leader. In un confronto con la presenza di Letta, magari potrei sperare di avere qualche risposta sui vergognosi candidati del Pd che insultano Israele e sulle imbarazzanti risse nel Pd di Roma», dice il leader della Lega. E Nicola Fratoianni di SI sottolinea che «i talk televisivi non sono repubbliche indipendenti, così come la legge del febbraio 2000 non è mai stata abrogata. A Viale Mazzini dovrebbero ricordarlo sempre».

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