Sri Lanka, il presidente uscente è fuggito dal Paese: chiederà asilo alle Maldive

A inizio giornata, i manifestanti si sono radunati presso la residenza del primo ministro dello Sri Lanka Ranil Wickremesinghe, chiedendogli di seguire Rajapaksa, che lunedì ha annunciato le sue dimissioni.

Sri Lanka, il presidente uscente è fuggito dal Paese: chiederà asilo alle Maldive
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13 Luglio 2022 - 14.18


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Gotabaya Rajapaksa, presidente uscente dello Sri Lanka, è fuggito dal Paese con l’intenzione di viaggiare fino alle Maldive per chiedere asilo politico. A inizio giornata, i manifestanti si sono radunati presso la residenza del primo ministro dello Sri Lanka Ranil Wickremesinghe, chiedendogli di seguire Rajapaksa, che lunedì ha annunciato le sue dimissioni.

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Wickremesinghe ha dichiarato lo stato di emergenza a livello nazionale, mentre il presidente, che avrebbe dovuto lasciare il suo incarico il 13 luglio, è fuggito nella tarda notte di martedì alle Maldive.

La cronaca dei fatti di ieri

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Gente in strada e manifestazioni nel paese mentre le persone che reclamano diritti, democrazia e più uguaglianza cantavano Bella Ciao.

 In Sri Lanka «è necessaria una transizione graduale verso un governo legittimo, in grado di continuare il dialogo con tutte le parti interessate nazionali e internazionali per aiutare il Paese a far fronte alla sua peggiore crisi economica dall’indipendenza». 

È quanto sostiene l’Onu che si dice pronto ad impegnarsi per favorire il dialogo e garantire la sicurezza alimentare, l’agricoltura, i mezzi di sussistenza e l’accesso alla salute per i più vulnerabili con un’azione immediata per evitare ulteriori sofferenze.

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Da parte sua il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sollecitato una transizione graduale dopo l’annuncio della volontà di dimettersi del presidente e del primo ministro a causa delle proteste popolari e ha invitato tutte le parti interessate a impegnarsi per garantire una transizione graduale del governo e trovare soluzioni durature alla crisi economica. Guterres ha condannato gli atti di violenza e chiesto responsabilità, sottolineando l’importanza fondamentale del mantenimento della pace. «Le Nazioni Unite sono pronte a sostenere lo Sri Lanka e il suo popolo”, ha aggiunto.

Sotto la pressione delle manifestazioni popolari, che si protraggono da mesi, il presidente, Gotabaya Rajapaksa, e il suo primo ministro, Ranil Wickremesinga, hanno promesso di dimettersi questa settimana. Gotabaya Rajapaksa ha tentato di lasciare il paese ma è stato respinto dai funzionari dell’immigrazione dell’aeroporto. Ora si tratta perché possa lasciare il paese in motovedetta.

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