Un fantoccio che sarebbe già stato spazzato via dal popolo bielorusso se non fosse tenuto in piedi con i fucili di Mosca.
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha dichiarato venerdì che il suo omologo russo, Vladimir Putin, non gli ha mai chiesto di partecipare al conflitto con l’Ucraina e ha sottolineato che l’Occidente sta facendo pressioni affinché il Paese intervenga.
«Putin non mi ha mai detto: vieni, entra, uccidi qualcuno in Ucraina. Ma loro (l’Occidente) ci stanno spingendo in questo conflitto per affrontare sia la Russia che la Bielorussia e costruire un fronte, da San Pietroburgo a Rostov». Così – riporta l’agenzia di stampa russa Belta – il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
Rispetto al blocco dei porti ucraini e alla crisi umanitaria e alimentare che ne deriva, Lukashenko ha detto che l’Occidente «ha dovuto attribuire» un problema «di ordine mondiale» a Russia e Bielorussia.
«Siamo così giganti che abbiamo creato una carestia nel mondo», ha osservato il presidente bielorusso, aggiungendo che «non c’è tanto grano lì come dicono» e che non si tratta del grano, ma delle accuse contro la Bielorussia e la Russia che hanno causato «una carestia mondiale».
Per quanto riguarda le trattative tra Kiev e Mosca, Lukashenko ha assicurato che la Russia «è impegnata» e ha nuovamente rimproverato gli Stati Uniti di «aver detto» che non ci sarebbero stati negoziati.