La Russia chiude gli uffici di Amnesty: “Smentito chi pensava che la guerra in Europa fosse meno sporca”.

La chiusura degli uffici in Russia di Amnesty International e di Human Rights ha fatto rumore. "Se pensano di zittirci chiudendoci un ufficio hanno fatto male i calcoli".

La Russia chiude gli uffici di Amnesty: “Smentito chi pensava che la guerra in Europa fosse meno sporca”.
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9 Aprile 2022 - 11.36


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Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia ha commentato la chiusura degli uffici in Russia.

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“Se chiudono organizzazioni che hanno provato a difendere i diritti della popolazione russa, denunciando le violazioni commesse sia in Russia quanto in Ucraina, quanto in Siria in passato, vuol dire che eravamo dalla parte giusta. E se pensano di zittirci chiudendoci un ufficio hanno sbagliato i calcoli”. 

“Amnesty International continua a raccogliere prove perché ritiene che, più che mai in questo caso, quando finirà la guerra non dovrà iniziare un tempo dell’impunità e appoggiamo tutti gli sforzi della giustizia internazionale per individuare e punire i responsabili e contribuiremo con le prove raccolte finora»

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“Chi pensava che una guerra in Europa potesse essere meno sporca di guerre del Medio Oriente o dell’Africa ha trovato sin dall’inizio una smentita a questa previsione. Amnesty International ha documentato, già dal 24 febbraio, crimini di guerra consistenti in attacchi contro obiettivi civili anche attraverso l’uso di armi vietate come le bombe a grappolo. Sono stati colpiti scuole adibiti a rifugi, ospedali, centri abitati; ci sono state uccisioni di civili, denunce di torture e di stupri, e tutto questo chiama in causa essenzialmente le forze russe. Abbiamo anche segnalato trattamenti di russi fatti prigionieri dalle forze ucraine in violazione delle norme di guerra”.

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