I tatari di Crimea a Kiev: "Nei negoziati pretendere che la penisola torni all'Ucraina"

i rappresentanti dei tatari di Crimea, minoranza turcofona musulmana, esigono che l'Ucraina ponga la restituzione della penisola nel mar Nero come condizione per la pace

I tatari di Crimea a Kiev: "Nei negoziati pretendere che la penisola torni all'Ucraina"
I Tatari, minoranza turcofona della Crimea
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30 Marzo 2022 - 19.38


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Guerra in Ucraina e negoziati difficili:  i rappresentanti dei tatari di Crimea, minoranza turcofona musulmana, esigono che l’Ucraina ponga la restituzione della penisola nel mar Nero come condizione per la pace nei negoziati con la Russia. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa France Presse.

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Il Maijlis, assemblea tradizionale della comunità tatara che vive in Crimea dal XIII secolo, ha insistito che il ritorno dell’Ucraina in questo territorio, annesso dalla Russia nel 2014, debba essere una “condizione obbligata” dei negoziati.

“Il Majlis dei tatari di Crimea parte dal principio che il ristabilimento dell’integrità territoriale dell’Ucraina nelle sue frontiere internazionalmente riconosciute, compresa la Repubblica autonoma di Crimea e Sebastopoli, debba essere una condizione obbligata per la tenuta di negoziati ufficiali tra rappresentanti ucraini e il paese aggressore, la Federazione di Russia“, ha segnalato su Facebook il capo dell’assemblea tatara Refat Chubarov, citando una decisione del Majlis del 18 marzo scorso.

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Il Cremlino, all’indomani dei colloqui di Istanbul, ha ribadito oggi che la sua posizione sulla Crimea e il Donbass – cioè riconoscimento della prima e autonomia per le repubbliche orientali – non è cambiata, mentre Kiev ha proposto nei negoziati che la questione della Crimea e delle regioni orientali sia provvisoriamente escluse dai colloqui.

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