Russia, oggi il voto sulla legge marziale: divieto di manifestare e censura di tutti i media

Meduza, uno dei pochi media indipendenti rimasti in Russia denuncia: "La censura è ciò che ha reso possibile questa guerra"

Russia, oggi il voto sulla legge marziale: divieto di manifestare e censura di tutti i media
Proteste contro la guerra in Russia
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4 Marzo 2022 - 09.15


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Si stringe la macchina autocratica russa intorno a quei pochi giornali ancora indipendenti e opposti al regime di Putin: il Presidente della Federazione Russa ha introdotto ufficialmente la censura di stato e nel giro di poco tempo spariranno i media indipendenti in Russia. 

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La denuncia viene da Meduza, media di informazioni indipendente, uno dei pochissimi rimasti attivi. In un editoriale  dal titolo “non ci potete zittire”, il sito rivela di avere ancora pochissimo tempo prima che la censura di Stato si abbatta anche su di loro come successo in rapida successione a tanti altri organi di informazione chiusi d’autorità. “La distruzione dei media indipendenti è una delle cose che ha reso possibile questa guerra”, sottolineano.

Intanto domani la Duma, il Parlamento russo, voterà per l’introduzione della Legge marziale in Russia (In Ucraina è attiva dal primo giorno dell’invasione). La legge marziale rende i tribunali militari gli unici effettivi nel paese e gli unici in grado di amministrare la giustizia. Il che vuol dire che tutti, dai cittadini ai media, verranno giudicati da tribunali militari. 

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Le conseguenze dell’introduzione della legge marziale variano da nazione a nazione ma, generalmente, limita ulteriormente la libertà dei cittadini introducendo il divieto di manifestazioni, riunioni politiche e uno stringente coprifuoco oltre a un allargamento degli arruolati nell’esercito.

Con l’introduzione della legge marziale Putin potrebbe quindi allargare la platea dei chiamati alle armi arruolando civili per accrescere le fila dell’esercito e utilizzare una serie di strumenti restrittivi anche per gli stessi cittadini russi. Plausibile l’imposizione del divieto di manifestare, la disconnessione dal mondo esterno, il cibo razionato e restrizioni finanziarie. Putin potrebbe dunque isolare ancora di più la Russia attuando una politica propagandistica tutta incentrata sul conflitto e sul nemico ucraino.

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