Ucraina, dall'Spd ultimatum a Schroeder: "Fermi i suoi rapporti con la Russia o sarà espulso"

Il partito socialdemocratico dove è sempre più grande l'imbarazzo per la presenza di Schroeder ai vertici di importanti società russe e la sua amicizia con il leader del Cremlino Vladimir Putin.

Ucraina, dall'Spd ultimatum a Schroeder: "Fermi i suoi rapporti con la Russia o sarà espulso"
Gerhard Schroeder e Putin
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globalist Modifica articolo

3 Marzo 2022 - 16.46


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La scelta dell’ex cancelliere di lavorare per una azienda di Stato russa non era mai piaciuto. Ma adesso dopo l’invasione dell’Ucraina le polemiche sono riaffiorate.

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 L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder tagli i suoi rapporti con la Russia o altrimenti verrà espulso dal suo partito, l’Spd. A lanciare l’ultimatum sono stati oggi Lars Klingbeil e Saskia Esken, i due co-leader del partito socialdemocratico dove è sempre più grande l’imbarazzo per la presenza di Schroeder ai vertici di importanti società russe e la sua amicizia con il leader del Cremlino Vladimir Putin. Schroeder è “completamente isolato” nell’Spd, ha detto Klingbeil, dicendo di aspettarsi che l’ex cancelliere risponda “presto” all’ultimatum.

Il giorno dell’invasione russa in Ucraina, Schroeder ha dichiarato che Mosca “è responsabile di questa guerra”, ma ha aggiunto che negli ultimi anni “sono stati fatti molti errori nei rapporti tra Occidente e Russia” da entrambe le parti. Soprattutto l’ex cancelliere non si è dimesso dal suo incarico di supervisore del board del colosso statale russo dell’energia Rosneft, né dalle sue posizioni nel progetto di gasdotto Nord Stream 2. E non ha rinunciato al suo prossimo ingresso nel consiglio di sorveglianza del colosso russo Gazprom al posto del genero dell’ex presidente kazako Nursultan Nazarbayev.

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In Germania molte voci si sono levate per chiedere che a Schroeder sia levata l’indennità di ex cancelliere (1998-2005). Intanto quattro membri del suo staff si sono dimessi per protesta, la squadra di calcio del Borussia Dortmund gli ha revocato la presidenza onoraria e l’Associazione del calcio tedesco (Dfb) gli ha chiesto di rinunciare agli incarichi in Russia o dimettersi dalla presidenza onoraria.

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