Il messaggio di Zaki per il nuovo anno: "Non posso dimenticare coloro che non sono ancora tra le loro famiglie"
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Il messaggio di Zaki per il nuovo anno: "Non posso dimenticare coloro che non sono ancora tra le loro famiglie"

Lo studente egiziano dell'Università di Bologna è stato scarcerato a inizio dicembre dopo quasi due anni di prigione, ma che è ancora sotto processo in Egitto

Il messaggio di Zaki per il nuovo anno: "Non posso dimenticare coloro che non sono ancora tra le loro famiglie"
Patrik Zaki
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1 Gennaio 2022 - 11.42


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È libero ma ancora nelle ‘grinfie’ di al-Sisi, non può lasciare l’Egitto ed è in attesa del processo, perché in quel paese osare chiedere più protezione per i cristiani è un grave reato da punire severamente.

Va a chi è ancora privato della libertà il pensiero di fine anno di Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna che è stato scarcerato a inizio dicembre dopo quasi due anni di prigione, ma che è ancora sotto processo in Egitto, con la prossima udienza fissata al primo febbraio.

Zaki, sorridente in una foto insieme alla fidanzata, ha passato con la sua famiglia e i suoi amici circa 17 giorni dell’anno prima che finisse: “Sono stato molto grato per il vostro amore, sostegno e messaggi a cui non sono ancora in grado di rispondere a tutti, ma anche di sicuro sono fortunato di essere circondato dall’amore di molte persone intorno a me. Ho avuto la fortuna di essere tra la mia famiglia e i miei cari in un giorno come oggi – scrive – ma non posso dimenticare i miei fratelli e sorelle che non sono ancora tra le loro famiglie.

Spero che l’anno prossimo tutti siano nelle loro case in ogni occasione o momento che erano soliti passare con i loro cari e nessuno sia privato di momenti caldi” che “ti mancano quando sei solo, non puoi cancellare questo dalla tua memoria”.

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