La Bosnia ribolle, Dodik: "La differenza tra Putin e i leader occidentali è che lui ascolta e non chiede nulla"

In un’intervista a La Repubblica, il leader della Republika Srpska,: "Quando i leader occidentali vengono nel mio ufficio vogliono impormi cose"

La Bosnia ribolle, Dodik: "La differenza tra Putin e i leader occidentali è che lui ascolta e non chiede nulla"
Milorad Dodik
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1 Dicembre 2021 - 11.36


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Il paradosso arriva quando dice di non volere la scissione ma è pronto a ricostruire l’esercito della Repubblica serba ma senza . Ed è stanco delle pressioni dei leader occidentali, meglio Putin.

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A riferirlo in un’intervista a La Repubblica è il leader della Republika Srpska, Milorad Dodik, presidente di una delle due entità (quella serbo-ortodossa) della Bosnia-Erzegovina.

“La differenza tra Putin e i leader occidentali – ha spiegato – è che lui mi ascolta. Putin non mi ha mai chiesto di fare o non fare qualcosa, ecco perché lo rispetto”. Invece “quando i politici dell’Occidente”, aggiunge, “si presentano nel mio ufficio, vogliono impormi cose”.

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Per Dodik ”è tempo di cambiare approccio. Non possiamo permettere che siano stranieri non eletti in Bosnia a fare le leggi per noi”. Le sanzioni che potrebbero arrivare dall’Unione europea le definisce “l’arroganza del potere”. E assicura: “Non sono spaventato”.

Il leader vuole un suo esercito. “La Srpska può avere il proprio esercito, c’è scritto nella Costituzione”, si giustifica. E prova a rassicurare: “La secessione non è nei miei piani, né voglio un conflitto armato”. Ma poi aggiunge che “se la Bosnia non risolverà i problemi, la secessione potrebbe accadere”.

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