Vanno a cena fuori indossando la mascherina per proteggere il figlio malato: il proprietario li caccia

Il commento del ristoratore: "Ho speso soldi, messo sangue, sudore e lacrime per la mia attività, non voglio maschere qui"

Natalie Wester e suo marito Jose Lopez-Guerrero
Natalie Wester e suo marito Jose Lopez-Guerrero
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22 Settembre 2021 - 11.57


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Sono stati cacciati da un ristorante per aver indossato la mascherina mentre aspettavano che il cibo arrivasse Natalie Wester e suo marito Jose Lopez-Guerrero. E’ accaduto a Rowlett, in Texas, negli Stati Uniti.
I due, che si trovavano a cena fuori con gli amici, mettono sempre il dispositivo di protezione per proteggere il loro bambino di 4 mesi, che ha la fibrosi cistica. Una pratica non consentita dal proprietario del locale: “Ho speso soldi, messo sangue, sudore e lacrime per la mia attività, non voglio maschere qui”, ha commentato il ristoratore.
Il caso – Come riportano i media americani, il 10 settembre, la coppia si è concessa una cena fuori con gli amici dopo tanto tempo. Il piccolo era a casa con la nonna. “Vivere in una pandemia, essere isolati e lontani dagli altri è un grosso problema per la nostra salute mentale e sociale”, ha spiegato Natalie, per poi aggiungere che, vista la malattia del figlio, le poche volte che escono lei e il marito sono sempre molto attenti – nonostante siano vaccinati – e prendono tutte le precauzioni necessarie per evitare il contagio, come appunto, quella di indossare la mascherina. “La fibrosi cistica è una malattia genetica molto pericolosa, se mio figlio dovesse contrarre il Covid verrebbe ricoverato in ospedale. Per questo, mettiamo sempre il dispositivo di protezione”, ha aggiunto Natalie.
La ricostruzione – E così è stato anche il giorno della cena. Come ha raccontato Natalie su Facebook, quando il ristoratore si è accorto che lei e il marito indossavano le mascherine, ha mandato una cameriera al loro tavolo, la quale avrebbe detto detto: “Il nostro capo non crede nella mascherina, è stanco di sentirsi dire cosa fare dalla politica. Quindi dovete toglierla”. Natalie ha provato a spiegare la situazione, a raccontare della malattia del figlio, ma non c’è stato verso. Al contrario, lei e il marito sono stati invitati a lasciare il locale.
“Il modo in cui il ristoratore gestisce i suoi affari non è professionale. Non è possibile uscire e avere a che fare con persone del genere, anti-mascherina, che fanno del Covid un problema politico e non scientifico”, ha detto Natalie, che ha poi ammesso di non avere più intenzione di andare a cena fuori. La donna non vuole intraprendere azioni legali. Tuttavia, ha voluto raccontare la storia per condividere la sua esperienza e “incoraggiare il proprietario del locale a rivalutare le sue politiche”.

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