Con Bolsonaro sempre meno fondi per contrastare la violenza alle donne

Nonostante dati allarmanti, l'investimento in azioni a tutela delle donne da parte del ministero delle Donne è stato il più basso degli ultimi dieci anni

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro
Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro
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23 Luglio 2021 - 19.55


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Un’altra emergenza afflige il Brasile, nell’indifferenza generale del governo e del presidente Bolsonaro, quella della violenza sulle donne. 
Nel 2020 in Brasile infatti ogni cinque minuti una donna ha denunciato una qualche forma di violenza fisica, sessuale o psicologica. Nonostante un dato così allarmante, l’investimento in azioni a tutela delle donne da parte del ministero delle Donne, della famiglia e dei diritti umani nel 2020 è stata la più bassa degli ultimi dieci anni.
Il ministero delle Donne, della famiglia e dei diritti umani è stato istituito dal governo del presidente Jair Bolsonaro, nel 2019, ed è guidato dalla ministra Damares Alves. In precedenza, nel 2015, durante il governo di Dilma Rousseff, c’era il ministero delle Donne, dell’uguaglianza razziale e dei diritti umani. Il dicastero era stato sciolto nel 2016, dopo l’insediamento di Michel Temer come presidente ad interim.
Quest’ultimo lo aveva poi ripristinato l’anno seguente con il nome di ministero per i Diritti umani.
Con l’avvento di Bolsonaro come presidente nel 2019, è nato l’attuale ministero delle Donne, della famiglia e dei diritti umani.
Tutto lascia pensare che nell’anno 2021 la situazione del budget per contrastare la violenza contro le donne non sarà diversa. Un articolo pubblicato dal portale di notizie Uol rilancia un’indagine dell’Istituto di studi socioeconomici (Instituto de Estudos Socioeconômicos, Ies) dalla quale emerge che nel 2020 il ministero era stato autorizzato a spendere circa 20 milioni di euro, la dotazione finanziaria più alta mai registrata dal 2017. Di questi sono stati tuttavia spesi solo 6 milioni di euro, la cifra più bassa in cinque anni. Sempre secondo il sondaggio, nel 2021 la cifra potrebbe ridursi ancora.
Nei primi sei mesi di quest’anno sono stati spesi circa 2,3 milioni di euro, circa 240mila euro in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tra il 2010 e il 2012, le risorse investite per azioni di contrasto alla violenza contro le donne erano oscillate tra i 13 e i 17 milioni di euro. Nel 2014, sempre sotto il governo di Dilma Rousseff, era stato invece raggiunto il livello record di 31,7 milioni di euro.
Nel 2017, primo anno del mandato di Temer, la spesa era stata di circa 10,9 milioni di euro. Nel 2019, con Bolsonaro, per questo settore sono stati spesi circa 7,9 milioni di euro. Un ulteriore calo, del 26%, si è avuto nel 2020, quando non è stata superata quota 5,9 milioni di euro.

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