La Francia ammette: "Siamo all'inizio di una nuova ondata"

Il ministro della Salute Olivier Veran, teme un impatto imminente sugli ospedali per mancanza di vaccinazioni sufficienti

Olivier Veran, ministro della Salute francese
Olivier Veran, ministro della Salute francese
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11 Luglio 2021 - 19.01


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Se in Italia la situazione sembra tutto sotto controllo e non si è giunti ancora a conclusioni affrettate, in Francia la situazione sembra più difficile e molti sembrano aver già capito la gravità.

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Il ministro della Salute francese, Olivier Veran, ha dichiarato oggi che la Francia è “all’inizio di una nuova ondata” della pandemia di Covid-19, temendo un impatto imminente sugli ospedali per mancanza di vaccinazioni sufficienti, mentre il Paese attende il discorso del presidente Emmanuel Macron, previsto lunedì sera, in cui saranno annunciate nuove misure per evitare che la nuova impennata di casi travolga il sistema sanitario.

“Siamo all’inizio di qualcosa che sembra un’ondata epidemica” a causa della diffusione della variante Delta, “nuovo nemico perché molto più contagioso”, ha detto il ministro.

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“Il carico ospedaliero per il momento non è in aumento, ma accadrà la stessa cosa dell’estate scorsa, cioè che i giovani contamineranno i meno giovani e, poiché’ non tutti sono vaccinati, avrete un aumento della pressione sanitaria, un aumento dei casi gravi e dei ricoveri “, ha dichiarato Ve’ran, aggiungendo che i quasi 4.700 casi registrati sabato in Francia “potrebbero crescere fino a 6.000 in una settimana, 10.000 in 15 giorni e superare i 20.000 all’inizio di agosto se non agiamo”.

“Se non avessimo i vaccini, saremmo di fronte a un’ondata molto più grande della prima” della primavera del 2020, ha detto il ministro. A poche ore da un intervento del presidente Macron, la vaccinazione obbligatoria per i badanti “è una linea di pensiero” per intensificare la campagna. Dall’entourage di Macron hanno fatto sapere che il capo dello Stato “parlerà della situazione sanitaria e della sua evoluzione, alla luce dei dati epidemici in altri Paesi, e dell’importanza della vaccinazione”.

Secondo il ministro, la vaccinazione è “il principale strumento contro il confinamento”, anche se “non è favorevole” a renderla obbligatoria per tutti i francesi sopra i 12 anni, come raccomandato dall’Accademia di medicina.

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