Parole di distensione: “Questo G7 ha permesso di constatare delle differenze con democrazie diventate illiberali come la Russia o con grandi potenze non democratiche come la Cina”.
A dichiararlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron intervenendo al termine del vertice del G7 in Cornovaglia.
“Il G7 non è club ostile alla Cina – ha però voluto rimarcare – è un gruppo di democrazie che intende lavorare con la Cina su tutti i temi mondiali sui quali la Cina è disposta a lavorare con noi, dal clima ad un nuovo impegno sulle regole del commercio alle politiche di sviluppo e ai debiti dei paesi africani”.
“E’ un competitore economico dal quale ci aspettiamo rispetto pieno e intero delle regole cui ci siamo volontariamente sottomessi, quelle dell’Omc ed è una potenza per la quale abbiamo disaccordi di cui prendiamo atto, in particolare sul lavoro forzato o i diritti umani.
La nostra volontà è che questo quadro di relazioni venga riconosciuto, non drammatizzato: il ruolo del G7 è proporre un agenda positiva che ovunque permetta di sviluppare i nostri valori e portare una risposta concreta alle nostre ambizioni”.