Orban copia il peggior Putin e vieta la propaganda Lgbt
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Orban copia il peggior Putin e vieta la propaganda Lgbt

Yuri Guaiana, della segreteria di +Europa, commenta la proposta di legge del governo ungherese ispirata a quella russa

Putin e Orban
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12 Giugno 2021 - 10.51


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Un leader pericoloso che ci fa vedere a quali rischi andiamo incontro se questo paese, oltre ad allentare l’approccio antifascista, si farà farà incantare dai pifferai dell’estrema destra.
“Il regime illiberale di Orbán pone spesso il veto alle dichiarazioni dell’Unione Europea contro i regimi totalitari di Cina e Russia. Non è quindi una sorpresa se ora arrivi a ispirarsi a Putin anche contro i suoi stessi cittadini, andando contro i valori liberal-democratici ed europei tanto cari alla maggioranza dei cittadini ungheresi”. 
Così Yuri Guaiana, della segreteria di +Europa, commenta la proposta di legge del governo ungherese che vieta di mostrare qualsiasi contenuto che incoraggi il cambiamento di genere o l’omosessualità a chiunque abbia meno di 18 anni ispirata alla legge russa del 2013 che vieta la “propaganda” gay. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sottolineato nel 2017 che legislazioni come questa non fanno che rafforzare i pregiudizi e l’omofobia, il che è incompatibile con i valori democratici. 
Riferendosi alla legge russa, a cui s’ispira Orbán, la Cedu ha sentenziato che la stessa viola gli articoli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sulla libertà di espressione e sulla non discriminazione. “Anche se una legge simile esiste già in uno Stato membro dell’Ue, la Lituania, l’ipotesi che questo modello prenda piede dentro i confini dell’Ue è un attacco alla libertà d’espressione di tutti inaccettabile e mostra chiaramente come violare i diritti Lgbti significa violare i diritti umani di tutte e tutti! L’unione Europea smetta di finanziare i promotori d’odio entro i suoi confini e inizi piuttosto a sanzionarli come meritano”, conclude Guaiana.

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