Un giudice annulla il divieto di avere fucili d'assalto in California

Il governatore Gavin Newsom aveva messo il divieto alla luce della crescita del fenomeno delle sparatorie e dei massacri. Ma per un giudice si viola la Costituzione

Il governatore della California, Gavin Newsom
Il governatore della California, Gavin Newsom
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5 Giugno 2021 - 08.18


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Negli Stati Uniti la Costituzione permette l’utilizzo e la vendita delle armi. Questo ha generato però un abuso con le conseguenze che vediamo, con stragi e omicidi compiuti a causa della facilità con cui si possono acquistare armi e munizioni. In california le autorità hanno vietato di vendere i fucili d’assalto, ma un giudice federale ha annullato tale divieto.
La decisione è stata presa dal giudice Roger T. Benitez, in ossequio al secondo emendamento della Costituzione americana sulla libertà di portare armi, e criticata dal governatore della California Gavin Newsom alla luce della crescita del fenomeno delle sparatorie e dei massacri.
“Come il coltellino dell’esercito svizzero, il popolare fucile semiautomatico Ar-15 può servire altrettanto bene a difendere il proprio domicilio e la propria patria”, scrive il giudice Benitez in un passaggio delle 90 pagine di motivazione della sentenza. “Le armi e le munizioni nelle mani dei criminali, dei tiranni e dei terroristi sono pericolose. E’ preferibile lasciarle nelle mani dei cittadini responsabili e rispettosi della legge”.
La sentenza concede allo Stato della California 30 giorni per presentare ricorso: un’opportunità che Newsom ha gia’ detto di non voler farsi sfuggire, in quanto a suo parere la sentenza, che annulla un divieto in vigore dal 1989, costituisce una “minaccia diretta alla pubblica sicurezza”. 

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