Ingegnere italiano rapito ad Haiti: si pensa a un'estorsione
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Ingegnere italiano rapito ad Haiti: si pensa a un'estorsione

L'uomo era nel Paese per conto di una ditta romana, impegnata nella costruzione di strade. Attivata l'Unità di Crisi della Farnesina

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1 Giugno 2021 - 19.42


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Ad Haiti è stato rapito poco fa un ingegnere italiano di 74 anni, Giovanni C.. L’uomo, che era nel Paese per conto della ditta romana Bonifica spa (impegnata nella costruzione di strade), è stato prelevato dal cantiere, dove si trovava per alcuni rilievi, da individui sconosciuti. Il rapimento sarebbe avvenuto per scopi estorsivi: gli autori, infatti, avrebbero già contattato la locale sede dell’azienda per chiedere il riscatto.
L’Unità di Crisi della Farnesina, si legge in una nota, “è stata immediatamente attivata e sta seguendo il caso in raccordo con le altre competenti articolazioni dello Stato, con la nostra ambasciata a Panama e con il nostro Console onorario sul posto”.
Haiti, uno fra i Paesi più poveri al mondo le cui condizioni si sono aggravate esponenzialmente con il terremoto del 2010, ha visto crescere negli ultimi anni la piaga dei sequestri a scopo di riscatto: 243 nel solo 2020, rispetto ai 78 dell’anno precedente. 
Fra i casi più recenti e clamorosi, il sequestro l’11 aprile di sette religiosi cattolici, tutti prelevati a forza da un albergo della capitale Port-au-Prince: tre preti e una suora haitiani, un sacerdote e una suora francesi, per i quali è stato chiesto il pagamento di un milione di dollari.
I rapimenti sono diventati cosi’ comuni, a tutti i livelli, che a volte i parenti diffondono messaggi attraverso le radio, supplicando di non uccidere gli ostaggi e invitando la gente a raccogliere collette. E sono comuni i casi di persone povere che offrono poche cose, oggetti materiali, come riscatto per qualcuno finito nelle mani dei banditi.
I rapitori normalmente chiedono cifre che variano fra i 300mila ed il milione di dollari. “Nessuno fra gli haitiani possiede cifre del genere”, ha raccontato padre Jerome, sequestrato e poi liberato.

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