La commissaria Ue: "Impedire le partenze ma migliorare le condizioni dei migranti in Libia"
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La commissaria Ue: "Impedire le partenze ma migliorare le condizioni dei migranti in Libia"

La responsabile Migrazioni e Affari Interni Ylva Johansson: "Dobbiamo combattere i gruppi criminali e i trafficanti e dobbiamo continuare a sostenere i rimpatri volontari nei Paesi di origine"

La commissaria europea alle Migrazioni e Affari Interni Ylva Johansson
La commissaria europea alle Migrazioni e Affari Interni Ylva Johansson
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11 Maggio 2021 - 17.29


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Una risposta che in parte esprime anche ovvietà ma nello stesso tempo sottolinea alcune criticità del ruolo della Ue in Libia: “Salvare le vite in mare è sempre un obbligo, che non è negoziabile. Deve essere sempre fatto, è un obbligo morale ed è previsto dal diritto internazionale. Ma la cosa più importante su cui focalizzarsi è prevenire queste partenze pericolose”. 
Così la commissaria europea alle Migrazioni e Affari Interni Ylva Johansson risponde, in collegamento con una conferenza informale sulle migrazioni organizzata a Lisbona dalla presidenza portoghese, alla domanda se ritenga opportuna l’organizzazione di una missione Ue di salvataggio in mare, alla luce della ripresa degli sbarchi di migranti irregolari a Lampedusa.
“Per questo – continua la commissaria, svedese e socialista – dobbiamo migliorare le condizioni di vita delle persone che si trovano in Libia. Dobbiamo combattere i gruppi criminali e i trafficanti e, terzo, dobbiamo continuare a sostenere i rimpatri volontari nei Paesi di origine, che abbiamo già fatto con oltre 50mila rimpatri volontari in operazioni congiunte tra l’Ue, l’Unione Africana e le Nazioni Unite. Queste sono le tre cose più importanti per impedire che le persone rischino la vita in mare”, conclude.

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