Il mondo vada a lezione dal "dottor" Biden. Presidente Draghi, cosa aspetta per battersi contro le Big Pharma?
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Il mondo vada a lezione dal "dottor" Biden. Presidente Draghi, cosa aspetta per battersi contro le Big Pharma?

Il mondo solidale ha un nuovo leader. Il suo nome è Joe Biden. Quattro mesi della sua presidenza hanno cancellato i quattro anni nefasti del suo predecessore sovranista e suprematista Donald Trump

Biden durante il suo discorso alla nazione
Biden durante il suo discorso alla nazione
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Umberto De Giovannangeli Modifica articolo

7 Maggio 2021 - 19.27


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 Il mondo solidale ha un nuovo leader. Il suo nome è Joe Biden. Neanche quattro mesi della sua presidenza hanno cancellato i quattro anni nefasti del suo predecessore sovranista e suprematista: Donald Trump

Leader globale

La decisione dell’amministrazione Usa di sostenere la sospensione dei diritti di proprietà intellettuale delle Big Pharma sui vaccini anti-Covid è un primo e coraggioso passo, che la società civile internazionale richiede ormai da mesi, per poter aumentare la fornitura globale di dosi e porre così fine alla pandemia. Adesso però tocca ad Unione europea e Italia prendere una posizione decisa e netta che vada nella stessa direzione.

 Così Oxfam ed Emergency, membri della People’s Vaccine Alliance, a commento del passo di portata storica compiuto ieri sera dal Presidente Biden, che finalmente ha dato ascolto alla voce di oltre 100 Paesi in via di sviluppo, guidati da India e Sud Africa, che oggi sono piegati dalla pandemia, e alle richieste più volte avanzate nell’ultimo anno dalle organizzazioni umanitarie e della società civile, infermieri, medici, premi Nobel, ex capi di stato e di governo, artisti, economisti, attivisti e più di due milioni di persone da tutto il mondo.

 Adesso cruciale resistere alle pressioni delle Big Pharma e lavorare per la condivisione del kow-how necessario ad estendere la produzione dei vaccini

“Il Presidente Biden ha riconosciuto che il modello di business delle Big Pharma sta mettendo a repentaglio la vita di tutti. – rimarcano Sara Albiani, responsabile salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, Presidente di Emergency-  In questo momento di crisi non possiamo che accogliere quindi con entusiasmo la decisione dell’amministrazione americana di intraprendere un nuovo percorso che metta al centro la salute pubblica rispetto ai profitti privati. È un esempio straordinario di un Governo che ascolta ed è disposta a fare tutto il necessario (whatever it takes…) per sconfiggere il Covid-19. Allo stesso tempo però siamo consapevoli che si tratta solo di un primo passo.  Ci auguriamo che adesso la Casa Bianca continui a rivestire questo ruolo di leadership globale anche all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, resistendo alle pressioni che sicuramente arriveranno dai colossi farmaceutici e insistendo sul trasferimento di tecnologie attraverso lo strumento del C-Tap promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Con l’obiettivo cruciale di aumentare gli investimenti per la produzione di vaccini anche nei Paesi poveri e arrivare ad una rinuncia dei diritti di proprietà intellettuale, non solo sui vaccini, ma su tutta la tecnologia medica necessaria a sconfiggere per sempre il Covid19”.

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Allentare i monopoli che le aziende farmaceutiche hanno su questi vaccini è un primo passo fondamentale verso l’incremento della produzione che faciliterebbe il raggiungimento dell’immunizzazione su scala globale, permettendo quindi anche agli Stati Uniti e all’Unione Europea di uscire dalla crisi sanitaria.

Il Governo faccia pressione su Ue e G7, seguendo la strada già indicata dal Parlamento

Da qui l’appello urgente ai leader europei, in primis al Presidente Draghi e alla Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen – che in queste ore si è detta disponibile a discutere la proposta di sospensione sui brevetti – a stringere i tempi e passare dalle parole ai fatti, prima che sia troppo tardi.

“Adesso non è  più il momento dei tentennamenti, per questo chiediamo con forza che l’Italia, come paese fondatore e terza economia dell’UE, membro del G7 e presidente di turno del G20, persegua sia in sede europea che internazionale la strada indicata dagli Usa: il Global Health Summit e il G7 dei Ministri del Commercio in programma a fine maggio, saranno l’occasione giusta per spingere in questa direzione – aggiungono Albiani e Miccio –  Paesi come l’India, che con la decisione dell’amministrazione Biden possono iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel, non hanno più tempo e hanno tutto il potenziale produttivo per garantire vaccini in gran parte dei paesi poveri. Perché ciò sia possibile però, l’Unione europea e gli stati membri che, come l’Italia, si sono fino ad oggi opposti alla sospensione dei monopoli delle Big Pharma devono cambiare strada. Il Parlamento italiano ha già dato un’indicazione al Governo in questa direzione, ebbene è il momento di seguirla”.

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Dagli Usa arriva la voce di Medici senza frontiere: “Msf plaude alla decisione coraggiosa del governo degli Stati Uniti di sostenere la sospensione temporanea dei brevetti e dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini Covid-19 durante questo periodo di necessità globale senza precedenti. È fondamentale che questa rinuncia sospensione non si applichi solo ai vaccini, ma riguardi anche i farmaci e i test diagnostici in modo tale da per aiutare a frenare la diffusione della pandemia, come proposto nell’ottobre 2020”.

L’Europa batte un colpo

I leader Ue discuteranno della condivisione dei vaccini, compresa “la rinuncia al Trips”, l’accordo internazionale a tutela della proprietà intellettuale, in occasione del vertice informale al via domani a Porto, annuncia su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, aggiungendo che “l’Ue è pienamente impegnata ad eliminare ogni barriera che ostacoli la lotta globale al Covid-19″. “Tutti i Paesi devono consentire l’esportazione ed evitare di interrompere le catene di approvvigionamento. Dobbiamo sviluppare la capacità di produzione globale con il sostegno finanziario dell’Ue per i partner in via di sviluppo”.

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“Ora che la produzione di vaccini sta per centrare i nostri obiettivi, è tempo di aprire, come pianificato, una nuova fase: affrontare la questione dei brevetti per aumentare la produzione globale negli anni a venire” scrive su Twitter il commissario europea al Mercato interno, Thierry Breton, aggiungendo che “l’Ue continuerà ad esportare nel mondo” e invitando “gli altri Paesi produttori a fare lo stesso”.

 “I vaccini sono un bene comune globale”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi commenta la proposta di Biden dicendo che “i vaccini sono un bene comune globale. È prioritario aumentare la loro produzione, garantendone la sicurezza, e abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali”. Roberto Speranza scrive su Fb che “la svolta di Biden sul libero accesso per tutti ai brevetti sui vaccini è un importante passo in avanti. Anche l’Europa deve fare la sua parte. Questa pandemia ci ha insegnato che si vince solo insieme”. 

La Germania ha dato la disponibilità a discutere, mentre Emmanuel Macron si è detto “del tutto favorevole” alla proposta di Joe Biden. Intanto la Russia, annuncia Vladimir Putin, è pronta a sostenere l’idea di eliminare la protezione dei brevetti dai vaccini contro il coronavirus.

Tutti a lezione dal “dottor Biden”. Una buona notizia. Ora però gli “alunni” devono dimostrare, coi fatti, di aver capito la lezione. I vaccini sono un bene comune globale”. Ben detto, presidente Draghi, e allora cosa aspettiamo ancora a combattere anche noi, noi Italia, noi Europa, lo strapotere delle Big Pharma?

 

 

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