L'Aja indaga sui crimini israeliani contro i palestinesi e Netanyahu cerca alibi: "È antisemitismo"

Il premier italiano contro la corte penale internazionale: "Ha deciso che i terroristi sono i nostri soldati coraggiosi che combattono i terroristi crudeli"

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

3 Marzo 2021 - 16.07


ATF AMP

Dispiace che invece di accettare un’inchiesta indipendente e che invece di riflettere sull’uso sproporzionato della forza che l’esercito israeliano ha fatto soprattutto da quando lui è al potere pensi di autoassolversi e accusare chi indaga di razzismo.
 La “faziosa” Corte penale internazionale (Cpi) di L’Aja ha preso una decisione che è “puro antisemitismo”.
 Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, commentando la decisione della Cpi di aprire un’inchiesta sui presunti crimini di guerra commessi in Cisgiordania, a Gerusalemme est e nella Striscia di Gaza.
La Cpi “ha deciso che i terroristi sono i nostri soldati coraggiosi che combattono i terroristi crudeli”, ha continuato Netanyahu, citato dal sito del ‘Jerusalem Post’. “Ha deciso che quando costruiamo una casa nella nostra capitale eterna, Gerusalemme, è un crimine di guerra”, ha aggiunto.
Quindi invece di riflettere ha usato l’alibi dell’antisemitismo con il quale una parte della politica israeliana pensa di poter evitare le accuse.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version