L'epimediologa Levi Schaffer: "In Israele abbiamo convinto a vaccinarsi i no-vax con l'istituzione di premi"
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L'epimediologa Levi Schaffer: "In Israele abbiamo convinto a vaccinarsi i no-vax con l'istituzione di premi"

La professoressa parla della situazione vaccini: "A maggio contiamo di aver vaccinato tutti, in estate i richiami"

Vaccino in Israele
Vaccino in Israele
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24 Febbraio 2021 - 11.35


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La vaccinazione procede spedita in Israele, tanto che potrebbe già concludersi il primo giro di vaccinazioni entro l’estate.

L’epidemiologa dell’Università di Gerusalemme Francesca Levi Schaffer spiega come la campagna di vaccinazione si sia sviluppata senza intoppi: “Per convincere i no-vax a vaccinarsi sono stati anche istituiti dei premi: per esempio nei quartieri ultraortodossi pizza familiare per tutti, mentre per i giovani un thermos in omaggio. Ha funzionato”.

“Il passo vincente è prima di tutto la disponibilità di vaccini e poi l’attività di convincimento verso chi era riluttante”, ha aggiunto. 

“Abbiamo così tanti vaccini che alcuni li regaliamo ai paesi vicini – ha detto ancora l’epidemiologa -. Siamo riusciti ad aprire palestre, teatri e concerti. Sempre con distanziamento e mascherina. Nelle classi si guarda con diffidenza agli studenti che non si sono vaccinati. L’obiettivo è vaccinare tutti gli israeliani entro maggio, poi in estate i richiami per tutti”.

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