La difesa di Donald Trump dall’accusa di aver aizzato i suoi supporter ad assaltare il Congresso ha presentato un documento di 14 pagine – contro le 80 dell’accusa – in cui scrive, in sostanza, che “non ci sono prove in base a cui un giudice ragionevole potrebbe conlcludere che le affermazioni del 45esimo Presidente fossero o meno ragionevoli, e dunque questi nega che fossero false”.
I legali hanno inoltre affermato come la reazione di Trump all’assalto su Capitol Hill sia stata “ammirevole”, “facendo in ogni momento ciò che pensava fosse nel migliore interesse del popolo americano”.
Di fatto, Trump non solo non ha condannato l’assalto, ma in un videomessaggio rivolto il 6 gennaio ai rivoltosi li ha definiti “molto speciali”: “Vi vogliamo bene”, aveva concluso.
Infine, la difesa sostiene che per poter essere sottoposto ad impeachment un individuo deve detenere una carica: dal momento che Trump è già cessato dalle sue funzioni, per il Senato è impossibile rimuoverlo – una tesi appoggiata da non pochi Repubblicani.
Secondo l’accusa invece la Costituzione prevede chiaramente nella sua interpretazione che un ex funzionario può essere processato e condannato per gli abusi commessi durante il suo mandato.
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