Bill Gates in versione Cassandra: "Prepariamoci a future pandemie come alla minaccia di una guerra"
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Bill Gates in versione Cassandra: "Prepariamoci a future pandemie come alla minaccia di una guerra"

Il miliardario filantropo stila una serie di strategie per non farsi trovare impreparati alle prossime emergenze sanitarie

Bill Gates
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27 Gennaio 2021 - 10.28


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Per Bill Gates è già tempo di prepararsi ad affrontare nuove minacce come quella del covid-19. Il filantropo sostiene siano necessari già da ora investimenti miliardari nello sviluppo scientifico, test di massa, un sistema di allarme pandemico mondiale e un team di primi soccorritori per malattie infettive, per non trovarsi nuovamente impreparati: “Per evitare che le difficoltà di questo ultimo anno si ripetano, la preparazione alle future pandemie deve essere presa sul serio, così come per una minaccia di guerra”.
Nella lettera annuale scritta dalla Bill and Melinda Gates Foundation, il miliardario ha invitato le nazioni ricche a investire decine di miliardi di dollari per prepararsi collettivamente alla prossima pandemia dopo quella di Covid-19. Come? Adottando una serie di strategie differenti. Innanzitutto sviluppando “mega piattaforme diagnostiche”, in grado di testare il 20% della popolazione globale a settimana. Non solo. Nella lettera si spiega che sarebbe necessario un sistema di allarme globale in cui gli operatori sanitari possano inviare campioni a un laboratorio affinché vengano sequenziati. Se il campione risulta essere altamente infettivo o un nuovo patogeno, verrà inviato un team globale di “primi soccorritori per malattie infettive”.Questi primi soccorritori dovrebbero essere 3mila. A loro spetterebbe anche il compito di fare simulazioni per analizzare e migliorare il modo in cui rispondiamo ai focolai di malattie. 

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Secondo le stime, serviranno cinque anni per capire come mettere a punto nuovi trattamenti con anticorpi monoclonali, come i farmaci di Eli Lilly e Regeneron, per rispondere rapidamente ai nuovi virus. Spera che per le malattie future si possa trarre beneficio dai progressi nei vaccini a mRNA, ma questo richiede che il mondo “raddoppi gli investimenti in ricerca e sviluppo”.

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