Il Regno Unito isolazionista nega al rappresentante della Ue lo status di ambasciatore
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Il Regno Unito isolazionista nega al rappresentante della Ue lo status di ambasciatore

Dopo la Brexit il Foreign office definisce l'Unione Europea un organismo internazionale e non una nazione straniera. L'irritazione di Bruxelles

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21 Gennaio 2021 - 15.20


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Il sovranismo britannico rischia di provocare danni, perché il rifiuto di riconoscere l’Unione Europea come Stato è chiaramente un vulnus.
Così è scoppiata una polemica diplomatica tra Londra e Bruxelles sullo status dell’ambasciatore dell’Unione europea nel Regno Unito. Il Foreign office si rifiuta infatti di concedere a Joao Vale de Almeida lo status diplomatico concesso agli ambasciatori di altri Paesi sulla base della Convenzione di Vienna, perché a quanto pare, non intende trattare un organismo internazionale come una nazione straniera.
L’ambasciatore Ue perciò non potrà presentare e sue credenziali alla regina come gli altri capi missione stranieri a Londra e non godrà di immunità diplomatica. Gli altri 142 altri Paesi dove la Ue ha la sua missione garantiscono agli ambasciatori lo stesso status dei rappresentanti diplomatici di altre nazioni.
Josep Borrell, il capo della diplomazia Ue, ha scritto al ministro degli Esteri Dominic Raab per esprimergli “serie preoccupazioni” e della questione verrà investito il consiglio dei ministri degli Esteri Ue che si riunisce lunedì.
Secondo il Foreign Office la delegazione Ue rappresenta solo un’organizzazione internazionale quindi i suoi membri non hanno diritto all’immunità diplomatica prevista dalla convenzione di Vienna. La Ue replica che non è un’organizzazione internazionale, dato che ha una sua moneta, una sua magistratura e potere legislativo.
In privato i funzionari Ue accusano Londra di ipocrisia, perché quando nel 2010, a seguito del trattato di Lisbona, è nato il servizio di azione esterna della Ue, il suo servizio diplomatico, il Regno unito ha sottoscritto la proposta di garantire l’immunità diplomatica alle rappresentanze Ue nel mondo. Bruxelles teme anche che altri paesi ostili possano seguire l’esempio del Regno Unito e declassare lo status dei diplomatici europei presenti sul loro territorio, esponendoli al rischi di espulsione.

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