Emergenza Covid in Amazzonia, ma c'è carenza di ossigeno

La denuncia di Medici Senza Frontiere in Brasile, nell'ospedale di Manaus il 60% dei pazienti ne ha bisogno

Covid nella regione di Amazonas, Brasile
Covid nella regione di Amazonas, Brasile
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16 Gennaio 2021 - 16.16


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Nel paese del negazionista Bolsonaro, la situazione Covid è stata fin da subito drammatica, e l’emergenza negli ospedali sta proseguendo.

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I team di Medici Senza Frontiere (Msf) a Tefé e São Gabriel da Cachoeira, città rurali dell’Amazzonia brasiliana, stanno infatti riscontrando un forte incremento di malati di Covid-19, aggravata dalla carenza di ossigeno negli ospedali.

Per far fronte a questa situazione, Msf sta cercando in queste ore soluzioni e valutando come poter continuare a supportare il sistema sanitario locale.

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L’intero stato di Amazonas è in crisi. Gran parte dei malati gravi di Covid-19 vengono trasferiti nella capitale, Manaus, dove gli ospedali sono pieni.

Questa situazione potrebbe causare ulteriori morti nei prossimi giorni.

Se la situazione peggiora, l’apporto di ossigeno a Tefé durerà solo un paio di giorni e il 60% dei pazienti ricoverati ne ha bisogno.

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Una percentuale in aumento rispetto alla settimana precedente in cui solo il 30% dei malati necessitava di ossigeno.

Inoltre, altri stati del nord del Brasile, come il Roraima, dipendono dalla produzione di ossigeno di Manaus. Il rischio è che le scorte potrebbero esaurirsi e che anche altri stati potrebbero subire la stessa terribile situazione che sta affrontando la capitale dello stato di Amazonas.

Msf sta cercando soluzioni per salvare vite umane.

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Team Msf inoltre stanno distribuendo mascherine e invitando le persone a seguire le linee guida per contrastare il Covid-19.

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