Ocasio-Cortez sull'assalto dei trumpiani: "Al Congresso ho avuto paura di essere uccisa"

La rappresentante democratica: "Il 6 gennaio ho avuto un incontro molto ravvicinato che mi ha fatto temere il peggio"

Alexandria Ocasio-Cortez
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13 Gennaio 2021 - 10.23


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Dopo l’assalto dei fanatici trumpiani al Congresso, la rappresentante dell’ala democratica Alexandria Ocasio-Cortez, ha affermato di aver avuto un “incontro ravvicinato” la sera del 6 gennaio che le aveva fatto temere che “sarebbe morta”.

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In una diretta Instagram, Ocasio-Cortez ha affermato di non poter riferire ulteriori dettagli per ragioni di sicurezza. “Mercoledì è stato un evento estremamente traumatico”, ha aggiunto la rappresentante, “non è un’esagerazione dire che molti membri della Camera sono stati vicini a essere assassinati”.

Ocasio-Cortez ha affermato di non essersi sentita sicura nemmeno vicino ad altri membri del Congresso nel timore che “i colleghi simpatizzanti di QAnon e dei suprematisti bianchi” potessero rivelare dove si trovasse “creando l’opportunità di ferirmi, rapirmi eccetera.

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Durante l’assalto una rappresentante repubblicana, Lauren Boebert, aveva scritto su Twitter dove si trovasse la speaker democratica, Nancy Pelosi.  

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