La promessa di Twitter: "Chiuderemo gli account dei cospirazionisti QAnon"

I responsabili della app hanno bannato Ben Garrison, fumettista politico americano di estrema destra e una serie di altri personaggi spesso rilanciati da Trump

Cospirazionisti qanon
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9 Gennaio 2021 - 15.43


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Un giro di vista sulla galassia razzista e cospirazionista: Twitter ha chiuso l’account del vignettista Ben Garrison, fumettista politico americano di estrema destra e considerato ‘pro Trump’. 
Il blocco permanente dell’account si inserisce in pieno nell’infuocato dibattito politico e sociale sulle ‘chiusure’ da parte dei colossi privati che gestiscono i social nei confronti di figure considerate ‘non opportune’, il cui ultimo e più importante esempio è quello di Donald Trump. 
A luglio, Twitter era già intervenuto, ed aveva già vietato diverse migliaia di account legati alla teoria del complotto contro l’ex presidente degli Usa.
Molti dei suoi più importanti sostenitori erano però rimasti sulla piattaforma. Oggi, Nbc News riferisce che diverse persone -che sono strettamente collegate e spesso ritwittate dal presidente Trump- sono state bandite. 
L’elenco include l’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Michael Flynn, Sidney Powell e Ron Watkins, entrambi citati dal presidente come base per le sue accuse di frode elettorale. 
Flynn era stato graziato da Trump a novembre, mentre l’avvocato Sidney Powell ha rappresentato Trump in una serie di cause legali per tentare di ribaltare i risultati delle elezioni.
In una dichiarazione, Twitter ha comunicato ieri che “gli account sono stati sospesi in linea con la nostra politica sulle attività dannose correlate. Siamo stati chiari sul fatto che intraprenderemo una forte azione di contrasto sui comportamenti che possono potenzialmente portare a danni ‘offline’ e, data la recrudescenza potenziale di violenza che circonda questo tipo di comportamento nei prossimi giorni, sospenderemo definitivamente gli account che sono esclusivamente dedicati a condividere i contenuti di QAnon (il nome del complotto, ndr)”.
Il rinnovato “potenziale” di violenza viene ravvisato sulla scia degli attacchi e le rivolte a Capitol Hill, che hanno provocato cinque morti. 
Allo stesso tempo, il Washington Post riporta che una lettera firmata da circa 350 dipendenti di Twitter è stata consegnata al Ceo Jack Dorsey e ad altri leader aziendali, che insistono per sospendere definitivamente l’account di Donald Trump. 
Secondo il rapporto del Post, la lettera chiedeva anche un’indagine sulle decisioni che “hanno portato all’amplificazione di gravi minacce antidemocratiche”.

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